garofano a.
lunedì 1 aprile 2013 01:13
Neri d'inchiostro insonne
i versi galleggiano
tra un messico piovoso
e belve feroci in gabbia
s'intrecciano

è un mare che ribolle immagini,canzoni
savane trotterelli,giravolte
ricette mai spedite e tanto blues
e il pianoforte grida ancora

fumo vero

il disporsi china all'alba
a zavorra imprime fede
uno mosso a pietà si posa

c'era una volta un re
garofano a.
lunedì 1 aprile 2013 01:30
Neri d'inchiostro insonne
i versi galleggiano
tra un messico piovoso
e belve feroci in gabbia

s'intrecciano

è un mare che ribolle immagini,canzoni
savane trotterelli,giravolte
ricette mai spedite e tanto blues
e il pianoforte grida ancora

"vengo anch'io"

il disporsi chini all'alba
a zavorra imprime fede
uno mosso a pietà si posa

c'era una volta un re
garofano a.
martedì 2 aprile 2013 19:48
Ho aperto questo post per dare la possibilità di lasciare due versi a

chi vuole ,in memoria di un grande poeta scomparso Enzo Jannacci

in modo che il nostro ricordo resti indelebile anche sul web

Un saluto a tutti

Pino
ili@de
martedì 2 aprile 2013 21:48
Una lodevole iniziativa che rende omaggio ad un personaggio sicuramente caro a molti milanesi ed apprezzato da gran parte degli italiani. Purtroppo non sono d'accordo sulla definizione di poeta, non perchè i suoi testi non fossero interessanti, ma perchè quei testi, rappresentando la milanesità, risultano carichi di significati comprensibili alla maggior parte di loro, ma dalle sfumature poco afferrabili al "resto del mondo". La poesia è universale e omnicomprensibile, mentre Jannacci resta una specie di intellettuale (artista senza dubbio) relegato al ristretto mondo della media borghesia milanese. Pur parlando anche di emarginazione nelle sue canzoni, io l'ho sempre associato a quella Milano pronta a fare serate di beneficenza per sentirsi in pace con la propria coscienza.

Non vogliatemene, ma la penso così.
garofano a.
martedì 2 aprile 2013 23:26
Nessuno te ne vuole la tua opinione e considerazione di Enzo è assolutamente personale e degna di rispetto come ogni opinione personale ,il fatto che tu non sia d'accordo con me non significa che io debba avere qualcosa contro di te.
Un grandissimo poeta Italiano per ben tre volte in lista per l'assegnazione del premio Nobel scriveva in dialetto Tursitano e parlava della vita del suo paese dei suoi ricordi di Tursitano ,l'università di Stoccolma lo invitò spesso a recitare le sue poesie da solo o assieme a Svedesi anche loro a recitare in TURSITANO.
Come hanno fatto quei popoli così diversi dalla cultura TURSITANA ad apprezzare così a fondo le sue poesie , di per se già di nicchia per gli italiani,
I versi quando sono puro sentimento ed espressione di un'interiorità fuori dalla norma esulano da confini di cultura territorio o citta di appartenenza diventando ARTE
Quel grande poeta si chiama Albino Pierro le sue opere sono state tradotte in più di trenta lingue,e per me anche Enzo lo era come Eduardo Trilussa ecc..
Ciao un abbraccio e grazie per la tua considerazione e passaggio da questo post
ggiacinto
mercoledì 3 aprile 2013 09:18
Sono d'accordo con Pino, la poesia può nascere da altre espressioni che non somigliano esattamente al poeta. Nel caso di Jannacci, non posso lasciarvi una mia opinione, si tratta di una generazione un pò lontana da me, e non avendo mai compreso la sua arte, provavo solo un certo fastidio, ma non metto in dubbio che sia stato un maestro.

Però bravo Pino per la tua iniziativa, forse potrebbe aiutarmi ad
apprezzare questo artista che non ho mai voluto considerare.

[SM=x2823269]
ili@de
mercoledì 3 aprile 2013 10:22
E' vero Salvatore. Evidentemente anche io, pur essendo della sua generazione, non ho mai compreso la sua arte e, anzi, provavo un certo fastidio nel sentirlo, ma non posso negare la sua capacità comunicativa testimoniata dall'affetto delle migliaia di persone che hanno partecipato anche emotivamente al dolore per la sua perdita.
Però bisogna rendersi conto che non basta questo a rendere grande una persona o un artista perché, altrimenti, potremmo usare lo stesso metro per giudicare Califano. Personaggio amato alla stessa stregua di Jannacci del quale ha avuto praticamente la stessa parabola di notorietà. Eppure non ho sentito nessuno definire Califano "poeta". Vi invito a leggere alcuni suoi testi, al di là di una differenza di platea di comportamenti e di capacità di coinvolgimento, quest'ultimo aveva una profondità di pensiero a mio avviso non meno significativa.
Vi riporto due testi, secondo me, esemplificativi di quanto dico.

Io nun piango
Io nun piango pe’ quarcuno che more,
non l’ho fatto manco pe ‘n genitore
che morenno m’ha ‘nsegnato a pensare,
non lo faccio per un altro che more.
Io nun piango quanno scoppia ‘na guera,
er coraggio de’ l’eroi stesi in tera,
io lo premio co’ du’ fiori de serra,
ma nun piango quanno scoppia ‘na guera.
lo piango, quanno casco nello sguardo
de’ ‘n cane vagabondo perché,
ce somijamo in modo assurdo,
semo due soli al monno.
Me perdo, in quell’occhi senza nome
che cercano padrone,
in quella faccia de malinconia,
che chiede compagnia.
Io nun piango quanno ‘n omo s’ammazza,
il suo sangue nun me fa tenerezza,
manco se allagasse tutta ‘na piazza,
io non piango quanno ‘n omo s’ammazza.
Ma piango, io piango sulle nostre vite,
due vite violentate.
A noi, risposte mai ne abbiamo date,
ecco perché la sete…
lo piango, so tutto er tempo che ce resta
e me ce sento male.
Domani, se non sbajo è la tua festa;
la prima senza viole…
la prima senza viole…
la prima senza viole…


Fijo mio
fijo mio vie' qua,
sta a senti' a papa',
consideranno che
t'ho messo ar monno io,
io te devo di'
qualunque verita',
tu vivrai, senza sbaja'
noi parlamo a te
come a 'n omo ormai,
nun sara' giusto
ma le cose che saprai
nun so favole
co' le fatine blu,
fijo mio, io la vita
te la insegno a modo mio
perche' tu,
nun te devi perde.
credi a dio se voi,
prega si te va,
ma si te dice male
allora lascia sta',
le preghiere
nun t'aiutano a campa',
credi a te, sortanto a te.
tante fesserie
nun te servono;
e nun ce chiede
de pinocchio perche' mai
te diremo ch'e'
vissuto tempo fa,
sai perche'?
perche' questa nun sarebbe verita'
come po' un pupazzo piagne
tu nelle vene
c'hai lo stesso sangue mio,
sei mi' fijo ma
si te mancassi io,
da chi vai?
da pinocchio 'n po'
d'aiuto nun l'avrai.
solo te, te poi da' 'na mano

garofano a.
mercoledì 3 aprile 2013 11:04
Sono pienamente d'accordo per quanto riguarda Califano infatti avevo scritto Eduardo Trilussa ecc... ma non potevo fare un post per due personagi anzi se lo vuoi fallo tu e io sarò felice di scrivere qualcosa

Ciao

Pino
ili@de
mercoledì 3 aprile 2013 16:17
Re:
garofano a., 03/04/2013 11:04:

Sono pienamente d'accordo per quanto riguarda Califano infatti avevo scritto Eduardo Trilussa ecc... ma non potevo fare un post per due personagi anzi se lo vuoi fallo tu e io sarò felice di scrivere qualcosa

Ciao

Pino




Ma no, non c'è bisogno.
Sono sempre stato contrario alle epigrafi.
A volte mi viene da ridere perchè anche coloro che ignoravano l'esistenza dell'artista, si documentano su google per poter lasciare un messaggio il giorno dopo.
Chiunque sia la persona che ci lascia ho sempre preferito ricordarla a me stesso piuttosto che agli altri. Se un artista lascia un segno del proprio passaggio in questa vita, trovo inutile la gara alla commemorazione che parte dal giorno dopo su tutti i forum della rete.
Questo vale per tutti, da Dalla a De Andrè a Giorgio Gaber passando per Mia Martini e Tenco tanto per citare qualche cantante.

lastrega.65
giovedì 4 aprile 2013 11:52
Re: Re:
ili@de, 03/04/2013 16:17:




Ma no, non c'è bisogno.
Sono sempre stato contrario alle epigrafi.
A volte mi viene da ridere perchè anche coloro che ignoravano l'esistenza dell'artista, si documentano su google per poter lasciare un messaggio il giorno dopo.
Chiunque sia la persona che ci lascia ho sempre preferito ricordarla a me stesso piuttosto che agli altri. Se un artista lascia un segno del proprio passaggio in questa vita, trovo inutile la gara alla commemorazione che parte dal giorno dopo su tutti i forum della rete.
Questo vale per tutti, da Dalla a De Andrè a Giorgio Gaber passando per Mia Martini e Tenco tanto per citare qualche cantante.





perfettamente d'accordo con te.Un pò lontano da me Jannacci, così vicino Franco che ho avuto l'onore di incontrare tempo fa. Un pranzo tra amici di vecchia data dove io ero scivolata per caso, rendendomi conto di come a volte la perfetta compatibilità tra il personaggio e l'uomo crea un fascino indiscutibile nella sua umana discutibilità.Una persona indubbiamente vera, un artista generoso e pieno di difetti, nel suo maschilismo un pò antiquata che nascondeva però un amore profondo per le donne ed un rispetto che andava oltre qualsiasi luogo comune che aveva appiccicato addosso. mannaggia però, se ne stanno ad andà tutti, fammi controllare come sta Guccini va...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:54.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com