Come può uno scoglio (arginare il mare)

C’è stato il tempo delle gonne a fiori

dei consultori autogestiti per conoscere il corpo

insegnavamo alle donne a mettere il diaframma

per vivere l’amore in piena libertà

uno slogan diceva che toccarsi è bello

io rispondevo “farsi toccare è meglio”



giravamo sulla spiaggia con le tette al vento

ma libere non eravamo fino in fondo

se facevamo le riunioni per discutere

di Sonia che scopava col ragazzo di Tiziana

ché il personale era politico e poi la correttezza

a me puzzava di moralismo sdrucciolo



e già qualcuna cominciava a rollare

sotto lo sguardo truce dei severi

caddero i moscerini ad uno ad uno

e se ci guardi siamo sempre meno



quelle di allora le riconosci da un dettaglio

sotto il maglione non hanno il reggiseno.


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Falkenna, 11/06/2020 19:29:

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: penso

che una buona poesia richieda una certa dose di accuratezza, buone

letture a monte, e soprattutto tantissimo esercizio.

Ora sto cercando di riprendere dopo molto tempo di inattività

e spero di farlo con voi.

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ho l'impressione che tu stia riprendendo alla grande. ho una curiosità, che poi ne contiene altre. vista la trasformazione in "calza infeltrita" che ci hai raccontato, tendo a immaginare che la tua precedente scrittura sia stata un tantino diversa e che queste nuove cose che scrivi ti stiano calzando a pennello, come mai hanno fatto le precedenti. mi sbaglio?

se fosse reale questa mia sensazione, mi sentirei bene anch'io, per come considero oggi la poesia: l'opposto di quello che pensavo quando ho cominciato a scrivere. anche se tutto è stato scuola, tutto esercizio spesso anche sofferto, che mi è servito a maturare la mia nuova visione, comunque soggetta a continui dinamismi.

fabella, 17/07/2020 07:41:

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tendo a immaginare che la tua precedente scrittura sia stata un tantino diversa e che queste nuove cose che scrivi ti stiano calzando a pennello, come mai hanno fatto le precedenti. mi sbaglio?

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Per risponderti dovrò ricorrere ad una mia definizione un tantino

cattivella (ma io sono cattivella): quella di poesia

"ormonale" . Ne ho scritte tante di poesie ormonali,

appassionate, traboccanti desiderio & rimpianto ecc....

insomma quelle che tu definisci "romantiche".

Poi, sarà stata la noia, sarà stata la serenità, sarà che bisogna

vivere e non solo sopravvivere, ho ricominciato a guardarmi

intorno. A guardarmi dentro. A guardare il mondo con affetto e

ironia. Ed ho trovato un nuovo desiderio.

Il desiderio di affermare ciò che sono e che sento.

Come dici tu "anche se tutto è stato scuola, tutto esercizio spesso

anche sofferto, che mi è servito a maturare la mia nuova visione,

comunque soggetta a continui dinamismi".

Non avrei potuto dirlo meglio.

Grazie e buona giornata a tutti

🌿

Che donne ragazzi, strepitose.
è un piacere leggervi