Con gli occhi al cielo

-2014-

non tutti hanno stessi occhi al cielo
alcuni discostano nuvole come falchi
ammaliati dal sole empi d'azzurro
volano ingoiando luce
brina assolta di cime innevate
languore oculato su piccole prede
sfiancate d'erba ancora umida
e un'eco lamenta l'alba con i suoi martiri

altri hanno la gioia dell'infinito grigiore
un prato fitto al temporale
quando l'incarnato annacqua le schiene
e l'aria romba con i suoi corvi
gole precipitate dentro una roccia
ritraggono vita il rifiuto delle membra
ombre a supplicare il cielo
un tremore al collo morsicato
della sottile pena che dimena
è così che sa farne lo splendore.

ci leggo il tema del come si vive, delle scelte per come collocarsi nella scala sociale. da un lato il rapporto con il successo, dall'altro, con il lavoro e le tribolazioni. e poi con la fede. nel primo caso riposta nelle "cose" alte. nel secondo, come nel reincarnarsi in una beatitudine

un tremore al collo morsicato
della sottile pena che dimena
è così che sa farne lo splendore

Certo Fabella! Grazie per la giusta interpretazione!