Francesca Coppola
venerdì 26 settembre 2008 13:23


Mi suonerai forse di lingua sulle ante
sempre al verde di un giorno qualunque,
quand'anche penserai ad una donna sola
fosse pure una rosa nel ventre in posa
e incontrerai il tempo adirato con l'ago
beffato sul dorso a pizzicar lancette
senza baffi -minuti in balìa del rapido-

E in quel film
c'era il rosso e poi il nero
goccia di lamento senza sosta,
mi si attacca alle ossa


Francesca Coppola



Maredinotte
venerdì 26 settembre 2008 20:23
non c'ho la testa ora, ma la rileggerò...
per ora ti dico: BELLA! [SM=g27987]
Francesca Coppola
martedì 30 settembre 2008 21:28

Bella, dici davvero? [SM=g27987]
quando l'ho scritta, l'ho trovata fin troppo musicale, quella -s- poi così ricorrente... mah!

Il titolo infatti la dice lunga...
Cos'è? boh... [SM=g27991]


fil0diseta
martedì 30 settembre 2008 21:36


ahhhhhhhh allora sei tu che te lo chiedi. io pensavo a un altro indovinello. al titolo di un film.
Non so perché, ma mi fa ricordare una fiaba russa in cui un orologiaio sostituiva dei filamenti dell'ingranaggio dell'orologio del pincipe, con delle antennine di farfalla che teneva in uno scatolino porta gioie.

forse per i baffi, le lancette, i minuti. eh sìsìsìsìssì per quello [SM=g27987]



Francesca Coppola
martedì 30 settembre 2008 21:41
ma guarda io al 99% non so mai quello che scrivo ed ultimamente ancora di meno. Quando lo leggo dopo una stato catartico dal quale viene partorito... quasi sempre si legge in viso una smorfia di booooh!




Boh! cos'è?
smorfia piena di saliva
lasciata sulla schiena
di un mah.

Chissà se quando l'occhio
tende al niente, un piccolo
significato ci sarà...


[SM=g27990]
fil0diseta
martedì 30 settembre 2008 21:50



fermiamo il funambolo su queste corde
tra le case a ruota e i colori della gente
come le scie dell'acqua, sciolta di pece
e petali d'autunno, se e quando il vento







Francesca Coppola
martedì 30 settembre 2008 21:54


e quando il vento tornerà
a scomporre giornali su qualche
imperativo lasciato a metà
tra una scrivania e una tastiera
una faccia che non ha colore
e si dipinge al far della sera


fil0diseta
martedì 30 settembre 2008 22:44





assurge e stinge tra la robinia e il presto
dietro a due giri di chiave, quando
il coro sull'angolo del tetto addorme
mentre io aspetto il tuo "a domani"



[SM=g27998]
elfo nero
domenica 5 ottobre 2008 01:04
Bella poesia
[SM=g28002]
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