D'altri paesi e buoi

-2013-

a dire il vero
vorrei mangiare sushi a Morioka
ma è già troppo se parlo italiano
tiro con le mani gli occhi
a fanne mandorle
detesto il pesce crudo
curiosità riversa addosso

imitare quella posa gelida
fiaba immobile di Andersen
con fatica spiegherei ai danesi
che da gipsy, non sono poi così
leso

ripreso nel fumo di Londra
con la gastrite al lunch break
e non comprendere

rintacco per Buenos Aires
nessuna sorpresa
anche qui si balla
e si srotola carta
contando pochi bocconi

potrei rifarmi le ossa dove
impazza il cannibale keniota
oppure si va a Teheran
hanno donne sottovuoto
piuttosto silenziose
marchiate come carne
al macello

conosco un posto, lì tutti sanno
che ti sei perso e sorridono
è come innamorarsi in Patagonia

“l'America è sempre America
cordiale al contrario del tutto
vendono caramelle esplosive
s'attaccano ai denti al gusto di fragola”

dici a me?
il mio francese ha l'accento nebroideo
le vocali sempre aperte
il buongiorno sembra non finire mai
fa quasi paura.

eh, fa paura essere itlaiano oggi. bella.

...si, la poesia a tema, non è tanto la paura di essere italiano, ma nel confronto con altri paesi capisci che ognuno ha i propri limiti, le caramelle esplosive americane sono un pò come il mio buongiorno siculo...

ggiacinto, 14/05/2013 19:48:

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...si, la poesia a tema, non è tanto la paura di essere italiano, ma nel confronto con altri paesi capisci che ognuno ha i propri limiti, le caramelle esplosive americane sono un pò come il mio buongiorno siculo...

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sì, mi piace, magari avrei reso più robusto il verso, allungandolo, ma credo sia solo gusto personale. Per il resto riesci ad esporre i concetti, in modo chiaro, originale, confidenziale. Bravo!

Grazie Francesca, forse a volte sfila troppo, vedrò!