Dal cilindro

firstlast
lunedì 14 maggio 2007 14:20



Dimora nel cilindro
il segreto del prestigiatore
quando con mani ben curate
ammalia l’attenzione dei presenti

si potrebbero assoldare dei folletti
per provare ad emularlo

- se lo si volesse fare -

o limitarsi ad annusare l’aria
prima dell’estate

solo allora ci si accorge
dell’illusionista fiacco e greve
che inforca occhiali scuri
sperando bastino a modificare il tratto

ignorando che spesso è nelle scarpe
che si mostrano gli avanzi dell’inverno.





Leonardo
cristinakhay
martedì 15 maggio 2007 22:11
Io direi, conoscendoti, e conoscendo il modo che hai di poetare ma soprattutto la minuziosità con la quale analizzi e sezioni i versi, che questa poesia ( sempre a parer mio) sia ancora in cantiere. Mi spiego. Ho già commentato altre tue,molto belle, questa la trovo incompleta nelle immagini, la sintesi è quasi inesistente, sacrificata alla necessità di descrizione.

"o limitarsi ad annusare l’aria
prima dell’estate"

ecco...questo mi ha fatto sognare.

Più un autore è ottimo...più attenta sarà l'analisi [SM=g27985]
Un abbraccio
Cri [SM=g27985]



firstlast
mercoledì 16 maggio 2007 11:49
Brava Cristina,
il tuo commento è molto azzeccato. Sono felice che tu abbia espresso questo parere e lieto che tu legga con così tanta attenzione i miei testi.
In realtà non credo di avere un unico stile, come ho molto spesso affermato, anche in altre sedi, mi piace lasciarmi andare alle emozioni immediate, a volte anche una sola immagine, una particolare situazione scatenano il desiderio di mettere su foglio le impressioni che provo (per questo motivo da un po' di tempo vado sempre in giro con un quadernetto azzurro ed una biro infilata nella costa ad anelli dello stesso). Ovviamente passate le emozioni, cerco di mettere in "bella copia" quanto ho appuntato e cercare di tradurre le emozioni in qualche cosa di leggibile [SM=g27987] .
Questo testo pubblicato è stato il frutto di un particolare avvenimento dei giorni scorsi che mi ha visto molto coinvolto.
Il succo di tutto il testo potrebbe condensarsi nel proverbio: non è sempre oro tutto ciò che luccica o - se preferisci- l'apparenza inganna. Dunque solo un messaggio più che una "poesia" vera e propria (della quale, peraltro, non sono neanche un modesto cultore [SM=g27995] ).

Grazie per il passaggio



Leonardo



filodiseta
giovedì 17 maggio 2007 09:10
Sulla stessa lunghezza d'onda
ho letto questi versi. Conosco l'antefatto e posso dire che è ben motivato questo scrivere istintivo, senza intermediari (riletture, revisioni, ricerche stilistiche...)


Nonostante ciò, trovo che sia molto buona, perché ne esca qualcosa di veramente ottimo [SM=g27988]
Ma non va toccata assolutamente, per ora. Proprio come le reazioni a caldo: si lasciano sbollire, poi -eventualmente- si considerano i fatti che le hanno provocate, con freddezza obbiettiva (eventualmente) [SM=g27986]







[SM=g28003]
pierrot--
giovedì 17 maggio 2007 13:50
Io la trovo bella.

mi piace la prima strofa che bene spiega il posto sbagliato, l'illusione. E gli avanzi dell'inverno nelle scarpe, mi hanno soddisfatto.
Credo sia una poesia discorsiva. con poco ermetismo, uscita e confezionata così, coerente al momento e alla scrittura. Poi forse diventerà altro.chissà..
apassoleggero
sabato 19 maggio 2007 22:03

...penso di capire ma non è solo un messaggio...
Anche a me piace molto la prima strofa, come dice Lucia, mentre trovo davvero bella e d'effetto la chiusa.


ignorando che spesso è nelle scarpe
che si mostrano gli avanzi dell’inverno.



Complimenti,

Anna

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