ggiacinto
lunedì 14 luglio 2014 13:08
-2014-
ha un giardino grande e vista sul mare
eppure barcolla insieme all'oro
la bocca conforme ad un cristallo
racconta di Eolo, fate e mozzorecchi
così stridula abbina colori che non sanno amarsi
e incontro mio padre dimezzato
balla e canta su una gamba
oggi farebbe a meno anche del braccio
lui che mi guarda come se fossi - del tutto intero
c'è chi ha scelto l'ulivo più bello
dove appendere la testa, riposare
spiegava rose ad un porcile - pertanto dimenticato
e stasera indosso una camicia sgargiante
poi le feste con Margherita che è troppo alta
occhi blu ad una barba incolta
il bacio di un cannibale promette - sfiora
sembro pietra e sorrido, m'annacquo
forse senza collo, forse ancora in piedi.
fabella
mercoledì 16 luglio 2014 08:09
ritrovo il fascino della tua prima scrittura, maturato come il buon vino nella botte di rovere. e mi incanto...