Del suo piccolo male di vivere

garofano a.
domenica 8 giugno 2014 11:18


Come tra gli ocra di novembre
-all'improvviso senza rumore-

nei suoi occhi
talvolta
il vento s'acquieta
e il pianto s-corre
senza trovare il mare

si attorciglia il viso
nel verso di uno specchio
che si appanna

ed io, abbracciato
a quel dolore, mi sento piccolo
nel fondo di un bicchiere
ad aspettare il colmo

e traboccare

nel respiro lungo
di una favola a metà
fabella
lunedì 9 giugno 2014 11:25
Re:
garofano a., 08/06/2014 11:18:



Come tra gli ocra di novembre
-all'improvviso senza rumore-

nei suoi occhi
talvolta
il vento s'acquieta
e il pianto s-corre
senza trovare il mare

si attorciglia il viso
nel verso di uno specchio
che si appanna

ed io, abbracciato
a quel dolore, mi sento piccolo
nel fondo di un bicchiere
ad aspettare il colmo

e traboccare

nel respiro lungo
di una favola a metà



questo troppo girarci attorno non giova. e poi ti ricordo l'accoppiata rumore/verso, usata così non mi convince

poi ribadisco che non bisogna innamorarsi di un'immagine e volerla presente ad ogni costo. a volte rinunciarci, se non ci si presenta frschissima, fa meglio alla poesia. si percepisce lo sforzo rispetto a tutto il resto. ma sentiamo anche se qualcuno la pensa come me.

[SM=x2823269]
ili@de
lunedì 9 giugno 2014 14:33
Re: Re:
fabella, 09/06/2014 11:25:



questo troppo girarci attorno non giova. e poi ti ricordo l'accoppiata rumore/verso, usata così non mi convince

poi ribadisco che non bisogna innamorarsi di un'immagine e volerla presente ad ogni costo. a volte rinunciarci, se non ci si presenta frschissima, fa meglio alla poesia. si percepisce lo sforzo rispetto a tutto il resto. ma sentiamo anche se qualcuno la pensa come me.

[SM=x2823269]




Diciamo che sono d'accordo a metà. Esattamente con la seconda:"a volte rinunciarci, se non ci si presenta freschissima, fa meglio alla poesia".

Diciamo che, se un'immagine ci piace, dovremmo essere capaci di adottare un metodo che ci permetta di non rinunciarci e, contemporaneamente, mantenere quella freschezza indispensabile.
Uno dei metodi potrebbe essere quello di scrivere immediatamente per fissare le idee, correggere la bozza così scritta cercando di renderla il più aderente possibile all'immagine che si vuole ottenere. Lasciarla decantare e, dopo qualche giorno, rileggerla. Quasi sempre si scoprono imperfezioni e si riescono a fornire delle sfumature diverse e più suggestive.

garofano a.
mercoledì 11 giugno 2014 16:27
Così me gusta mucho, e per ora la chiudo, vedremo in seguito.



Come tra gli ocra di novembre
-all'improvviso, senza parole-

nei suoi occhi
talvolta
il vento s'acquieta
e il pianto s-corre
senza trovare il mare

si attorciglia il viso
nel verso di uno specchio
che si appanna

ed io,-abbracciato
a quel dolore- mi sento piccolo
nel fondo di un bicchiere
ad aspettare il colmo

e traboccare

nel respiro lungo
di una favola a metà
fabella
mercoledì 11 giugno 2014 21:18
[SM=g8335]
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