curcuma37
giovedì 28 maggio 2009 14:52
Mil panderetas de cristal afilado
resuenan por mis venas desgarradas,
la sangre se regala en un bouquet
con sabor a terciopelo y rosa amarga.
Flores que un día fueron almas,
hoy son espinas que duelen
tal como crecen y avanzan.
Mármol y pena en mis brazos,
dos cinceles, veinte malvas,
esculpiendo versos tristes
y a oscuras sin la palabra.
Llora la Luna en mis huesos
y no logro consolarla,
es como un grito en silencio
que besa y enluta el alba.
El corazón sueña inerte
en la nada de su sala,
cabizbajo y malherido
agoniza en una lágrima.
Ricardo Martell
Un frio 28 de Mayo del 2009
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Svogliata
Mille tamburelli di cristallo affilato
risuonano nelle mie vene stracciate,
il sangue si dona in un bouquet
con sapore di velluto e rosa acerba.
Fiori che un giorno furono anime,
oggi sono spine che dolgono
così come crescono e avanzano.
Marmo e fatica nelle mie braccia,
due scalpelli, venti malve,
scolpendo versi tristi
e al buio senza la parola.
Piange la Luna nelle mie ossa
e non riesco a consolarla,
è come un grido nel silenzio
che bacia e imbrunisce l'alba.
Il cuore sogna inerte
nel nulla del suo salone,
malconcio e a capo chino
agonizza in una lacrima.
Un freddo 28 di Maggio del 2009
il_complice
giovedì 28 maggio 2009 18:17
traducir esta poesia ha sido maravilloso!
las ultimas dos estrofas me pusieron envidioso, traduciendolas..
INCOMPARABLE!