Di cuori in notturno

Il sonno mi veglia
e racconta fiabe

In sussurri d’ebano

S’allenta la presa del mio bacio al cuscino
che d’umido
all’angolo
guarda i gradi dei chi
e carezza le notti cadute
al tessuto
di colori in orizzonte



Se poi

ora dico tutto


leggendoti ho pensato a come guardando chi si ha vicino si tenda a fare sempre il paragone con chi c'era nel passato

infatti, la carezza, i colori in orizzonte sono il nuovo
mentre il vecchio le notti cadute e anche nei gradi dei chi, ci vedo le presenze passate

mi sarò spiegata?


sull'ultimo verso, non azzardo niente anche se ce lo vedo un po' vicino ai colori in orizzonte, però quel se mi contraddice


bella bella
brava a te, rebby



ti abbraccio


simi

Delle mie intenzioni che volevo dare ai versi una l'hai azzeccata, ma lo dovreste sapere che adoro chiavi di lettura alternative che fanno si' che il lettore prenda in parte possesso del pezzo.

Respirando coi propri polmoni
l'aria respirata da altri.

Mi piace che tu ti ci sia tuffata dentro.
Per quel se poi ...

Tanto spazio prima del verso
e molto, molto altro anche dopo.

Un abbraccio querida

Reb