lastrega.65
domenica 17 novembre 2013 15:00
è quando la notte versa d'inverno ai vetri
che trovi in ogni fuoco un fianco che consola e la mano
pur paurosa di bruciare non si ritrae, è un canto ultimo
ad incresparsi lago e tu che hai navigato tanti mari trovi
divertente questo lasciarsi prendere senza le onde a sbattere la chiglia
sai che è alle porte il senso del silenzio così cerchi la musica
da riportarti indietro ai primi baci sotto il cuscino c'è l'ultimo dentino
e quella fata che hai sempre sospettato fosse tua madre
senza avere mai il coraggio di aprire gli occhi forse per paura
di crollare l'ultima illusione e al bosco era da lupo la maschera perfetta
non fosse altro che le fauci grandi sono servite a mangiarti vita
o che mai hai goduto dello sparo di un fucile, lasciando i ruoli donna
a chi è più brava ad essere difesa, tu che ti alzavi sulle punte per sembrare alta
quando l'incoscienza era sul tavolo e apparecchiava a festa
tutti i sentieri quelli più impervi e meravigliosi, soprattutto