Donne 2 - La croce storta

pierrot--
giovedì 28 giugno 2007 17:52
La via del porto è in discesa, ma Nico si dondola sui tacchi prestati da Nina, quelli con i lacci di seta alla caviglia e i fiori bianchi arrotolati che possono sembrare due colombe. Ha il cuore fuori dal petto come i santi tra le nicchie, un passero trafitto tra le mani.
La rimessa è un parcheggio di assi rotte, pesce rancido, ruggine e vernice colorata e grassa. Strappi di legno sotto un cielo nero che si difende appena da stelle che cadono a dirotto. Il mare si sbriciola, si sgocciola tra i resti di un avanzo. Poco più avanti una croce di ferro storta prega la protezione degli abissi e delle ombre troppo fredde.

- Tatò, ci sei? Mannaggia ‘a muorte, Tattù, rispuonne, ossaje che me ne moro ccà.
Tatòòòòòòòòòòò, rispunne che me ne moro, è scuro..


Grandi braccia lo stringono alle spalle, mani callose percorrono la schiena mite, cercano sulla patta stretta, palpano le natiche, lo voltano. E labbra su labbra i volti si aprono in lingue ampie e avide.

- Luce degli occhi miei cussì me scanto. Me teni dint’aemmane. Ossaje che me ruino. Tatò’ quanto sì forte, n’ommo vero, te vurrià gridà. Dìmme che m’ami Tatò, dillo. Fùimme

- E bravo Nico, ti sei messo le scarpe di Ninetta? Te stanno bùono, vòtate, fàtte piglià ‘ampressa

Piegato sul fianco di un barca vecchia è pieno di lui tra spinte e soffi. Sei n’ommo vero Tatò..
Poi ancora colpi dentro ed il suo odore acre.

Le cinque del mattino arrivano ogni giorno, la nebbia solo quando l’acqua è ferma e tutto è troppo tra sole e sole. Vicino alla croce un fagotto molle e spezzato fissa una farfalla che ha sbagliato direzione. Due colombe rosse non voleranno mai.

E nei rifiuti, in nero, una scritta:

Chest’ è ‘a fine dei ricchioni e‘ merda
ormedelcaos
venerdì 29 giugno 2007 14:45


questo loro sentirsi dentro diverso dal fuori, è stato un cammino del pensiero che mi ritorna fin dall'uccisione di P. P. Pasolini, di questo loro mondo di essere esclusi e maggiormente perciò dentro a questa passione erotica dell'uomo.

per chi non ha futuro come discendenza, questa la mia domanda: Cosa resta se non abbracciano l'Arte o una Fede...eppure i cristiani li escludono dai loro gironi dell'eden, se anche lì ci saranno graduatorie di merito.


intenso questo tuo racconto che mi ha aperto queste mie riflessioni che erano riposte in me.

grazie. walter


firstlast
venerdì 29 giugno 2007 22:34
Brava Lucia, sempre sorprendente con i tuoi indiretti inviti alla riflessione.


pierrot--
sabato 30 giugno 2007 20:08
Caos,
è come dire che chi non può procreare deve trovare un senso sublime come l'arte o la fede, la fiducia, che poi sono amore?

Sai penso anche io che abbiamo bisogno di armonia, ma un pò tutti, che non siamo ancora, se non razionalmente nella maggioranza dei casi, abituati a ciò che è diverso da noi.

Tato uccide Nico, nei miei pensieri, perchè non accetta e disprezza. Forse perchè Nico è il suo specchio.
L'erotismo quì è violenza per un amore impossibile.Per un possesso da infrangere

Il grande P.P: Sai che, non hai tempi di Pasolini, ma un pò dopo dopo, mi vestivo da ragazzo e andavo a fare amicizia sotto i portici della stazione termini, per vedere, capire toccare la miseria e l'umanità di chi si vendeva per rubare un portafoglio durante un rapporto comprato? Discorso lungo lungo..

Ma sono contenta che poche ingenue parole scritte abbiano fatto riflettere. Grazie a te e a Firstlast per la lettura.

Mi scuso per il napoletano orecchiato dai ricordi di mia nonna, credo ci sia un refuso nell'accento su Vurrìa...gli altri spero in bene.

grazie ancora




ormedelcaos
domenica 1 luglio 2007 09:42
Re:

Scritto da: pierrot-- 30/06/2007 20.08
Caos,
è come dire che chi non può procreare deve trovare un senso sublime come l'arte o la fede, la fiducia, che poi sono amore?



Il grande P.P: Sai che, non hai tempi di Pasolini, ma un pò dopo dopo, mi vestivo da ragazzo e andavo a fare amicizia sotto i portici della stazione termini, per vedere, capire toccare la miseria e l'umanità di chi si vendeva per rubare un portafoglio durante un rapporto comprato? Discorso lungo lungo..








partivo da un concetto filosofico: la volontà di potenza, espreso da Schoupenauer, ed in cui, lui prima ricercatore di scienze naturali e solo dopo filosofo, scopre che la vita in sé è immorale perché vive sempre a spese di un'altra vita, e da cui la volontà di poter della natura di perpetuare se stessa, le sue razze e i suoi generi, e da cui il desiderio di immortalità dei propri semi nelle bestie, e delle proprie opere nell'umano.


mi piacerebbe sentire le percezioni di quelle tue risposte alle tue curiosità alla stazione termini. davvero molto.

ciao e grazie a te.

pierrot--
domenica 1 luglio 2007 13:22

già, anche un sasso ha bisogno di un piccolo spazio su cui stare.

Mi chiedi di sentire le emozioni nelle esperienze fatte. Io posso solo scriverti a malapena delle storie, e quando potrò delle "quasi poesie". E dalla poesia, se sarò brava, comunicare sentimenti.

Per ora ti lascio una piccolo ricordo. Chissà se quello che ho detto entra nei tuoi discorsi [SM=g27995]



Grazie, un saluto
Lucia





ormedelcaos
giovedì 5 luglio 2007 19:36

Ogni nuova conoscenza entra in noi e si stampa come prima volta, come moneta nuova.
Questa tua esperienza di Umanità e ora anche di Letterata mi è entrata talmente dentro che penso non potrei dissociarla da me quando mi capiterà di seguire qualche inchiesta in merito per televisione, o incontri per strada.
Dico in TV perché non molto tempo fa, segui sul 3 un inchiesta condotta da una ragazza ed in cui loro si esprimevano in libertà essendo i soggetti, e quindi i protagonisti, della trasmissione, nel raccontare la loro storia.
Anche tu, nel tuo piccolo ma per te - e per noi - grande, avevi chiamato lui, il ragazzo 16enne, ad essere Soggetto e non oggetto di altri, agli occhi tuoi, ed ora ai nostri.

Perciò ti ringrazio e ti inviterei a pubblicare qualche altro quadro di questa tua ricerca di umanità.
Con affetto e stima,

walter
pierrot--
giovedì 5 luglio 2007 23:02
ecco, -letterata- mi mette un pò a disagio.
Ma proverò ad immergermi nel genere.
appena torno però,ora è tempo di altri luoghi e lavori

grazie per la tua attenzione e stima
ricambiata
filodiseta
sabato 7 luglio 2007 08:27
E' possibile che mi porti un PC in vacanza, ma non so. Sarei dell'idea di usare carta e penna. Mi piace alzarmi presto, la mattina e mettermi a scrivere sulla mia terrazza ai piedi del bosco.

Vorrei proprio scrivere brevi racconti e qui, nel tuo, trovo lo spunto per frugare nei miei ricordi di storie maledette.

Vedremo a settembre, cosa riporterò a casa con me [SM=g27987]


Riguardo alle tue storie, vale lo stesso invito di Walter: continua a pubblicare qualche altro quadro di questa tua ricerca di umanità.




Un forte abbraccio [SM=g28003]
pierrot21
venerdì 2 luglio 2021 18:51
rileggermi dopo tanti anni è buffo molto.
con i miei errori di h di accenti e chissà ...scrivevo, distratta e confusa come ora

ringrazio ancora per la pazienza, per l'incoraggiamento nonostante...

Grazie💜
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