Eroticomiche, ma anche quasi serie

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Antonio Fabi
venerdì 9 novembre 2007 23:08
DUE EPIGRAMMI

Vorrei essere un’ ape per succhiare
il tuo celeste polline, Divina;
e amarti nel tuo tempio, sul tuo altare,
abbandonando ogni altra concubina.
Ma solo tu puoi prosciugare il mare
che si frappone al mio folle sperare.


Come un guscio vorrei tenerti avvolta:
integralmente mia diventeresti
e, dentro te, terrei ferma e raccolta
la fresca fonte di felici innesti.

fil0diseta
sabato 10 novembre 2007 09:42




Or sento aria di antica conoscenza
così mi appresto a far la riverenza
al mio grande Maestro rimatore
che voglio qui applaudire con clamore

E’ certo degna la presentazione
di ognuna nostra più viva attenzione
ci delizi col fendente o col velluto
e sia tra tutti noi il BENVENUTO






daniela [SM=g27985]











Antonio Fabi
sabato 10 novembre 2007 19:26
CORTEGGIAMENTO


Per giungere da te, Kyria Daniela,

avrei compiuto il giro del pianeta:

a cavallo, col carro, con la vela,

pur di toccare tal beata meta.

Beatamente la serica tela

ora scosto; e te, pari a una cometa,

distinguo nell' alcova che Minerva

ti regalò faccendosi tua serva.
el_greco
domenica 11 novembre 2007 21:14



In questo corteggiar classicheggiante
fatto da così abile poeta
io credo sarà proprio interessante
quel che risponderà filodiseta.



[SM=g27987]
fil0diseta
lunedì 12 novembre 2007 12:24




Ma certo che rispondo, che ti credi
non facile è venire corteggiata
dal Re in persona (e non dai suoi eredi)
della rima più colta e raffinata
Peraltro, se nel tempo retrocedi
vedrai che Lui m’ha sempre celebrata
E infine per trovarmi (e qui sospiro)
pur del pianeta avrebbe fatto il giro





[SM=g28006] [SM=g27990]








el_greco
lunedì 12 novembre 2007 15:32


Un Re? Ma non ti sembra esagerato?
Non pare un tipo che ami la corona,
probabilmente il serto è più appropriato
a chi alla rima molto si appassiona

per quanto poi riguarda il celebrare
forse ti sei montata un po’ la testa
se proprio andiamo indietro ad indagare
a molte lui voleva far la festa.

Quanto a trovarti, il fatto è già assodato
che della terra non farebbe il giro
perché nel luogo dove l’hai pescato
di fatto lui dormiva come un ghiro.

[SM=g27988]
Antonio Fabi
lunedì 12 novembre 2007 16:30


Dormo con uno occhio solo
e pur sempre mi ristoro;
ma, se voglio, prendo il volo,
poiché sono tra coloro
che possiedono le ali
(infernali).


La corona l'ho respinta
mille volte, e bene ho fatto,
ché chi prova anche per finta
può inciampare in qualche matto,
come accadde al sommo Gaio
(che gran guaio!)


Se però Filodiseta
mi chiedesse d'indossarla,
da sovrano o da poeta,
non potrei che accontentarla.
Sopravanza, la passione,
la ragione.


Ma va bene anche l'opposto,
Monsignor Greco pittore:
la passione stia al suo posto,
come sempre accanto al cuore.
Meglio amare col cervello,
ch'è più bello.








fil0diseta
mercoledì 14 novembre 2007 09:17

Non mi pare esagerato
lui è sovrano della rima
e qui che l’ho ritrovato
son convinta più di prima
e non esito, per questo
-io lo investo-

Re di metrica e eleganza
di galanteria amorosa
che sa usare la baldanza
con la spada sua virtuosa
nell’erotico è perfetto
-sì, lo ammetto-

Qui le dame son capaci
da Cristina, a Raffaella
a Lucia, schiette ed audaci
e con Anna ancor novella
tutte penne della festa
(poi chi resta… )

Ma se tra le corteggiate
a cui Greco fa menzione
che -oh Maestro- preferiate
ve ne son di belle e buone
con i versi acuti e arditi
qui le inviti






[SM=g27988]














el_greco
mercoledì 14 novembre 2007 16:44



Io l’ho detto e non smentisco
e non è per prevenzione
non gli faccio un obelisco
è già troppa l’attenzione.
Ma la prego siamo seri
(ed austeri)

Del buon Fabi in precedenza
l’esistenza si intravede
ed è certa l’esperienza
ma il suo nome in altro sede
mi rimeggia proprio l’ano
ma che strano

Non è certo mia intenzione
-ed infatti ammutolisco-
negar la preparazione
ma al suo fascino allibisco
noi non siamo mica sciocchi
-né allocchi-

Lei signora non prevede
nel rimar la mia presenza
e con tatto mi concede
beneficio d’astinenza,
ma io sono un gran birbante
-ammaliante-

Perciò mi stia bene attenta
a non porgere la guancia
la mia collera fermenta
già la sento nella pancia
vi potrei stampare un bacio
ma che macho





[SM=g27990]
SCHIGGIO
giovedì 15 novembre 2007 10:51





Ma che bello sto rimare
ora mi ci metto anch’io
visto che mi han fatto entrare
offro il contributo mio
Però dico state attenti
mostro i denti

Sì perché voi non crediate
che rimanga buono buono
con le gambe accavallate
ascoltando solo il suono
Se a una donna fate il filo
mi ci infilo

E chissà che non accada
come dice il vecchio detto
Quando due tiran di spada
non è facile il verdetto
e che il terzo che s’accoda
se la goda


fil0diseta
venerdì 16 novembre 2007 08:16












[SM=g27988] (nuvoletta del pensiero
tutta da perfezionare
della mente dice il vero
che ciascun dovrà ignorare)
el_greco
lunedì 19 novembre 2007 23:10
Che fine ha fatto Fabi?


Certo che il nostro amico s’è sprecato
ha fatto capolino dietro l’uscio
e non essendo giorno di mercato
in altro luogo pratica lo struscio.

Schiggio pensavi d’essere furbastro
ma siam rimasti in due solamente
l’altro che io ritengo un capomastro
verseggia dal PM col cliente




[SM=g27988]
el_greco
venerdì 23 novembre 2007 11:08

Filodiseta ma che delusione
dev’essere la tua, e anche cocente,
dato che avevi già la convinzione
d’essere diventata seducente

invece ahimé ritorni ad esser racchia
e devi accontentarti al momento,
dato che gli altri sono ormai alla macchia,
di quello che da offrirti ha il convento.


[SM=g27990] [SM=g27987]

fil0diseta
venerdì 23 novembre 2007 11:54






o forse lor signori hanno capito
che poco importa a me delle moine
si fosser fatti a quarti d’infinito
mai sarebbero giunti al loro fine








[SM=g27997]
Antonio Fabi
domenica 2 dicembre 2007 23:29



Non credo che il convento sia fornito,
almeno con riguardo ai fraticelli,
di qualcosa che meriti l’invito
d’una Signora di mille castelli.
Non so tra i due chi sia il più rammollito
(non penso a voi, a voi, carissimi fratelli):
il loro spirito è tanto pungente
quanto l’acqua che getta una sorgente.


Quella battuta sul suffisso, poi,
sentita quattrocentomila volte,
è roba nuova, appunto, prodi eroi;
solo persone imbelli, cieche e stolte,
abituate al pascolo dei buoi,
tali finezze giammai le hanno colte.
O Imbianchino, per quel tal Benedetto,
dirai ch’è santo, bravo, buono e retto?


Filodiseta che, con le tue trame,
proporzionate a un fascino sublime,
ogni giorno fai crescer le mie brame,
scusa il ritardo di queste mie rime,
che potrai far buttare nel letame,
sì che servano almeno da concime.
In ogni caso ti sarò fedele;
e coi nemici tuoi sarò crudele.


Per ora sto giocando senza stizza,
solo ridendo di tanta rozzezza;
ma se davvero si scenderà in lizza
sarà esiziale una sola carezza,
per porre fine all’orrida canizza
e ad ogni altra incivile bassezza.
Cyrano, Sigognac e altri campioni
posson giurare come testimoni.
Antonio Fabi
lunedì 3 dicembre 2007 22:09
Quasi un epigramma



Come un guscio vorrei tenerti avvolta:
integralmente mia diventeresti
e, dentro te, terrei ferma e raccolta
la fresca fonte di felici innesti.


el_greco
mercoledì 5 dicembre 2007 17:24

Io trovo alquanto rozze queste ottave
condite da una pessima ironia
ma ciò che reputo essere più grave
è il difettare della fantasia.
Poi mi arrovello nel trovar la chiave
ma credo sia la megalomania
che sorregge codesta tracotanza
(dettata forse dall’età che avanza?)

Pensate sia essenziale o necessario
fare ricorso all’adulazione?
Mostrare tutto quell’armamentario
di frasi fatte all’uopo sempre buone?
Invece qui io convoco al contrario
Iside o Thot come testimone
così che possa senza nocumento
tenere fede a questo giuramento

Filodiseta io sono sincero
(infatti non ho rime con “ruffiano”)
dietro nessuna frase mi trincero
e all’uopo so anche fare il baciamano
perciò prometto qual fido scudiero
sarò per te un conte mai un villano
lasciando che di bile abbia un travaso
chi di Cyrano c’ha soltanto il naso.


Antonio Fabi
giovedì 6 dicembre 2007 23:29



Di rozzo, Monsignor Tinteggiatore,

c'è soltanto la Vostra pennellessa.

Iside e Toth denunciano l'orrore

di una metrica guasta e disconnessa.

Per Voi, chiarita questa circostanza,

è più che sufficiente Sancho Panza





Antonio Fabi
domenica 9 dicembre 2007 01:51
SCONFITTA ONOREVOLE



Tu mi rapisci, non posso fermarmi;

mi arrendo a te, in questa dolce resa,

ché non ho forze né possiedo armi,

onde trionfi tu nella contesa.

Concedimi (la Musa mi perdona)

d’inghirlandarti con la mia corona.




fil0diseta
sabato 22 dicembre 2007 09:24





Le mie son solo l'armi di chi fugge

e mette il freno innanzi a nuovi mondi

per quel sì caro, ignaro, che distrugge

talora gli entusiasmi più fecondi

Ma è tempo di mutar la strategia

inghirlandata con fresca energia!!!!





[SM=g27988]
Antonio Fabi
domenica 23 dicembre 2007 00:42
Re:
fil0diseta, 22/12/2007 9.24:






Le mie son solo l'armi di chi fugge

e mette il freno innanzi a nuovi mondi

per quel sì caro, ignaro, che distrugge

talora gli entusiasmi più fecondi

Ma è tempo di mutar la strategia

inghirlandata con fresca energia!!!!





[SM=g27988]





E dunque così sia.

Fuggiamo insieme e non usiamo freni

per nuovi mondi, galassie, universi,

privi di noia, bassezze, veleni

e ricchi di orizzonti nuovi e tersi.

Corri, gentile, corri ed a me vieni:

voliamo sulla scia dei nostri versi.

Volare dentro te m'è più soave

di una moderna e angelica astronave.




el_greco
mercoledì 26 dicembre 2007 16:28


Si scomodano angeli e universi

nuovi orizzonti e tronfia sicumera

sulle castronerie si riempion versi

foggiando donna simile a chimera

anche se i fini non son mai diversi:

volarle dentro (ahimè!) per una sera.


Io che aborrisco tali farisei

solo i tuoi neri occhi faccio miei.


Antonio Fabi
mercoledì 26 dicembre 2007 18:46



GRRRRRRRRRRR



Per una sera solo -dici- Greco?

Sei recidivo, ma non come il Diavolo;

Sarò io fariseo, ma tu sei cieco;

o, se ci vedi, non capisci un cavolo.

Ella è Sirena, è Circe ed è Chimera;

è Alcina, è Armida, è fata è bajadera:

per me ci vuole ben più d'una sera,

né basterà -lo so- una vita intera.


Perseveri non come Belzebù,

dicevo, dunque, Ellenico bilioso,

ché non possiedi tanto genio, tu,

da essere altrettanto spiritoso.

Invece Lei è buona Diavolessa,

forte, mordace e al contempo dimessa;

l'abito muta, ma è sempre la stessa,

sì che a corte l'ho di diritto ammessa.







el_greco
giovedì 27 dicembre 2007 00:13

Non sono certo io ad esser cieco,

ma tu che scrivi e non ti rendi conto

di come il tuo armeggiar è stolto e bieco

e ti presenti ad ella come un tonto.

Allora io credo, quando affermi lesto

“volare dentro te m’è più soave”,

che il tuo dire sia solo un pretesto

par fare di metafora astronave.


Antonio Fabi
venerdì 28 dicembre 2007 00:48



Metafora sarà, pretesto pure;

non va turbata la riservatezza.

Solo zucche (la tua lo è) assai dure

adoperano simile bassezza.

Ritengo che ti servano le cure

di un Procuste, di grande robustezza,

per spirito e per corpo che hai malati

e per i versi insipidi e sciancati.



el_greco
venerdì 28 dicembre 2007 19:52
Se tu avessi (ahimè!) il cervello lesto,
sì come quelle rime adulterate
che adoperi per trarne buon pretesto
e scrivere codeste bischerate,
t’accorgeresti che qui di malate
son solo le tue rime debosciate.

In altri tempi ormai molto lontani
non mi sarei fermato a questi versi,
per quanto possano essere avversi
di certo non rimpiazzano le mani.

Ma ormai l’assennatezza dei miei anni
unita ad una certa indifferenza
fan si che con la mente io condanni
qualunque forma reale di violenza.
Ciò nonostante il sogno mio più aperto
è vederti di cacca ricoperto.

Ah! Quasi dimenticavo;
per inciso, io non sbavo.


[SM=g27988]


firstlast
venerdì 28 dicembre 2007 20:46
Perbacco qui la scena s’è infiammata

mi sa che occorre una precisazione

o vi date entrambi una calmata

o questo post cambia destinazione



(Magari in certamina è più acconcio

ma senza broncio!)


Antonio Fabi
venerdì 28 dicembre 2007 21:56



Poeta graeculus, ciò che vuoi faccio,

venendo incontro al tuo pio desiderio:

vuoi ricoprirmi in quel modo sul serio?

Basta, mio caro, soltanto il tuo abbraccio.




el_greco
venerdì 28 dicembre 2007 22:39
Urge che qui si cambi di criterio

ed adottare un altro canovaccio

oppure scatenare un putiferio

abbrustolendo questo gallinaccio.




Antonio Fabi
sabato 29 dicembre 2007 19:48



T'ispira, Greco, forse il climaterio?

Somigli proprio a una statua di ghiaccio.

Lascia perdere ingiuria ed improperio,

o preferisci che il mio invitto braccio

lasci la pennna e la folgore afferri?

Detto altrimenti, vuoi che ti sotterri?

Per sport alme d'eroi travolgo all'Orco;

ma qualche volta le mani mi sporco.



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