Brava davvero... Anche in questa...
Si nota che sei alla ricerca continua della "perfetta" cadenza metrica e dell'uso delle parole e delle immagini giuste...
Si nota, insomma, la voglia di lavorarci sopra...
La poesia, infatti, è vero che in parte è una sorta di "dote naturale" (io la penso così)... C'è un lato che è totalmente inconscio, intuitivo potrei dire... Il lato dell'ispirazione... Che ci deve sempre essere e non deve mai mancare e che dà quel senso di "sincerità", spontaneità, naturalezza allo scritto...
Il lettore lo percepisce subito, cerdo... :-)
Questa è solo una parte però...
Lo studio e l'applicazione (come in ogni cosa) sono fondamentali per crescere e maturare a pieno...
Per essere "padroni" della propria ispirazione...
La poesia, come tutta l'arte, non sfugge di certo a questa regola...
Tutti i più grandi geni artistici, infatti, possedevano in maniera pressochè perfetta il mezzo tecnico sottostante... Provavano e riprovavano... Studiavano e si applicavano continuamente, nessuno escluso (anzi, forse i più grandi sono stati anche i più meticolosi e perfezionisti da questo punto di vista, proprio perchè in cuor loro - magari - erano alla ricerca di un qualche ideale di purezza)...
Un abbraccio,
Vale