anumamundi.
sabato 10 ottobre 2009 19:48

Resto così...
come tavolo di marmo
sotto la luce al neon
fra il sangue raggrumato
corpi freddi di lama, tagli obliqui
e guardi secchi... in menopausa

ora è di dentro che t’aspetto
là dove si inceppa la mia storia
ed i minuti,
lunghe teorie di “forse” e di “però”,
s’impilano sotto una lampada di Wood

vorrei prestarmi qualche ora
o qualche giorno
e restituirli con calma –a rate-
ma preferisco pagare in contante …

Sì, resto fermo
-alternativa al guanto di paraffina-
col volto intonso e
mosche che s’alternano
sulle frange del buco.



Ecat Mel
sabato 10 ottobre 2009 20:29
... leggendola ho provato un brivido...
ehm... più che introspettiva mi sa di noir... l'alternativa al guanto di paraffina, l'immobilità... come tavolo di marmo, il sangue raggrumato... ecc. oddio [SM=g27993] sei in uno dei miei thriller preferiti? alla sin city...
beh, te lo posso dire bentornato? [SM=g27988]
[SM=g28003]
La Muta
lunedì 12 ottobre 2009 11:54
Re:
Una compressione di violenza al suo limite di efficacia, nell'immobilità marmorea la visione delle mosche e la traslazione all'interno del movimento.
Molto tesa e potente questa composizione.
Solo, mia possibilissima lacuna... "guardi" rappresenta refuso o licenza? Se licenza...assolutamente condivisibile.

Complimenti.

filodiseta--
martedì 13 ottobre 2009 09:03
La Muta, 12/10/2009 11.54:

Una compressione di violenza al suo limite di efficacia, nell'immobilità marmorea la visione delle mosche e la traslazione all'interno del movimento.
Molto tesa e potente questa composizione.
Solo, mia possibilissima lacuna... "guardi" rappresenta refuso o licenza? Se licenza...assolutamente condivisibile.

Complimenti.





Quoto questo commento, ci voleva proprio. Ma insomma, ti decidi a scrivere un po' più spesso. Non vedi che potenza hai dentro. Ci sarebbe da tirarti le orecchie [SM=g27996]

Comunque, e' come se tutto si svolgesse sopra e attorno al tavolo di un'autopsia, come se si cercasse all'interno di un corpo fisico il male psichico che ha causato la morte. mentre il chirurgo estrare i 'forse' e i 'però' e li impila sotto una luce che possa evidenziare le verità o il contrario delle verità che hanno concorso al male.



secondo me il "guardi" è sicuramente una licenza, mmmmmmm ma la mia lettura si abbasserebbe di anatomia in anatomia, meglio evitare [SM=g27995]


[SM=g27994] (me sto a fonne)




bacini [SM=g28003]


al_qantar
mercoledì 14 ottobre 2009 10:57
Re:
anumamundi., 10/10/2009 19.48:


Resto così...
come tavolo di marmo
sotto la luce al neon
fra il sangue raggrumato
corpi freddi di lama, tagli obliqui
e guardi secchi... in menopausa

ora è di dentro che t’aspetto
là dove si inceppa la mia storia
ed i minuti,
lunghe teorie di “forse” e di “però”,
s’impilano sotto una lampada di Wood

vorrei prestarmi qualche ora
o qualche giorno
e restituirli con calma –a rate-
ma preferisco pagare in contante …

Sì, resto fermo
-alternativa al guanto di paraffina-
col volto intonso e
mosche che s’alternano
sulle frange del buco.







Mi sembra la riflessione di un suicida che osserva il medico legale che studia il suo corpo alla ricerca di moventi o quant'altro.
i "forse" ed i "però" sono come gli angeli e l'anima: inutile cercali perché invisibili per quanto avvelenati.
Certamente c'è una grande violenza in questo testo soprattutto nella azione delle mosche che per loro natura non fanno differenza tra una cacca ed un grande soffrire.

Sebastiano


filodiseta--
mercoledì 28 ottobre 2009 07:29
i multipli di sette


solo ora, dopo tanti giorni, riesco a vedere tutto chiaro, in questa poesia. chiaro, lampante!!! come non averci pensato subito...

mah [SM=g7555]
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