Fuori-posto

Francesca Coppola
mercoledì 20 maggio 2009 14:25


e s'innamora l'ironia del resto
si spendono righe fra i guai
di un bacio

segnale opposto poi a raccontare
l'agio di un posto che non racimola
consenso

Il respiro di un cane e mi pento






Francesca Coppola


Maredinotte
mercoledì 20 maggio 2009 16:55
terribile...

"il respiro di un cane e mi pento"

non so quante cose vorrei poter dire e non le so dire...
filodiseta--
sabato 6 giugno 2009 09:18


mi ero persa tutto il resto della poesia, concentrandomi in quell'ultimo verso così potente. ma ad una rilettura non di impatto, salta in primo piano anche tutto il resto.

Il teme del'ironia, così importante in un contesto malinconico, ma anche provocatorio. non riesco ad amortizzare il salto al segnale opposto, ma potrebbe essere rappresentato proprio dall'assenza dell'ironia, che amplifica ogni tipo di abbattimento.
perché senza di essa pare vengano meno, in un certo senso, la razionalità di osservazione e di giudizio. di qui l'immediatezza del pentimento


[SM=g7831]


anumamundi.
sabato 6 giugno 2009 17:03



Mio dio Francesca, cos'è l' "ironia del resto" e quando potrò entrare in maniera adeguata nel "l'agio di un posto che non racimola consensi".
A volte leggendo te e filo mi sento totalmente inadeguato e mi assale il senso di colpa per non essere abbastanza elastico (mentalmente) da poter plasmare la mia visione del mondo alla vostra poetica [SM=g7803]



Rebby.
sabato 6 giugno 2009 20:59
Uh...come hai ben rappresentato le sensazioni di un tale momento di rimorso, d'abbandono.

Ebbrava la Francesca!!!!

Reb [SM=g27985]
Francesca Coppola
giovedì 18 giugno 2009 15:08


ehhehe
grazie troppo buoni... [SM=g27987]


impatto si! probabilmente è questo che ricercavo.
Per dire ehi? io sono qui...
Quel fuori posto mi accompagna da una vita e tu Leo se davvero vuoi penetrare il significato di ciò che scrivo devi leggerlo alla luce della quotidianeità, non devi mai pensare sia un momento isolato, ma una condzione onnipresente, esplicata anche nella chiusa...
cosa c'è di più quotidiano del respiro di un cane... ci prestiamo mai attenzione?




anumamundi.
giovedì 18 giugno 2009 16:25
Re:
Francesca Coppola, 18/06/2009 15.08:



ehhehe
grazie troppo buoni... [SM=g27987]


impatto si! probabilmente è questo che ricercavo.
Per dire ehi? io sono qui...
Quel fuori posto mi accompagna da una vita e tu Leo se davvero vuoi penetrare il significato di ciò che scrivo devi leggerlo alla luce della quotidianeità, non devi mai pensare sia un momento isolato, ma una condzione onnipresente, esplicata anche nella chiusa...
cosa c'è di più quotidiano del respiro di un cane... ci prestiamo mai attenzione?







Va bene, ci può stare la quotidianità, ma io impazzisco sull'ironia del resto, su quel posto che non racimola consenso.
Forse la mia mente troppo razionale, è ancora legata a schemi che presuppongono il teorema inizio/fine, o quanto meno un escursus logico-temporale più schematico. Mi rendo conto che è un limite mio e che dovrei cercare di superare le barriere dell'immediato per familiarizzare con il desueto, con il generale, con la visione globale di un mondo in cui anche le tessere a prima vista estranee, si armonizzano a formare una visione d'insieme.
Ma è difficile senza avere inizialmente qualche indizio.
Anche la poesia di filo mi era estranea all'inizio, poi, con qualche aiuto, sono riuscito ad inquadrare la sua poetica, a dare un senso emotivo (e non logico) ai suoi versi e cercarne l'essenza. Non ho propensione questo tipo di poetica, semplicemente perchè distante dalle mie costruzioni mentali, anche se qualche volta ho provato a modificare l'angolazione dei miei testi per verificarne la valenza universale, ma ho imparato ad apprezzarne contenuto (nel senso delle costruzioni sintattiche e della capacità di modificare e plasmare il senso delle parole) e forma. All'inizio ho anche cercato di dare un significato ai versi e di legarli tra di loro in una sorta di albero interconnesso logicamente, senza nessun risultato (se non sporadico) alla fine, visto che senza l'aiuto non riuscivo nell'intento, mi sono detto che mi bastava assaporare i colori del suo linguaggio, le sensazioni che ne scaturivano senza preoccuparmi del messaggio che doveva arrivare, lasciando questo compito a chi fosse più ricettivo di me.
Ecco a me basterebbe "assaporare" anche il tuo linguaggio, riuscire a carpirne i suoni nascosti, le musicalità ed i ritmi che si svelano solo a chi si lascia guidare dall'emozione.
Leggendoti ho proprio questa difficoltà... non riesco a lasciarmi andare perchè mi chiedo sempre: "di cosa mi sta parlando? Perchè queste parole apparentemente slegate dal contesto?" il fatto è che so la tua valenza, per averla scoperta nel corso del tempo e soffro nel non riuscire a percepire, anche solo attraverso emozioni, il messaggio che stai trasmettendo.
Francesca Coppola
giovedì 18 giugno 2009 17:26


e quindi, la domanda è -di cosa sto parlando?- [SM=g27987]

al_qantar
giovedì 18 giugno 2009 22:16
Dal mio punto di vista, l'importanza di "di cosa sto parlando" diventa secondaria, e dice bene Mamundi qando parla di percezione di essenza, perché tu Francesca, vai prima assaporata nell'essenza, annusandone tutti gli odori, ascoltandone tutti i sub e ultra suoni, e dopo, ma dopo, sediamoci e parliamone.

E poi, ma porca miseria... l'ironia del resto... quel posto che non racimola consensi... eccerto che sconvolgono perché mentre per te hanno un significato, da questa parte i significati diventano milioni e facilmente ci si perde in congetture anche quando si utilizza il quotidiano come spunto di chiave di lettura. Ma ti rendi conto mia cara che nel mondo ci sono sei miliardi di quotidiani e senza contare i cani?

Sei fantastica!!!

Sebastiano
Francesca Coppola
venerdì 19 giugno 2009 13:20

Mie interpretazioni:

- l'ironia del resto: qui pensavo all'egocentricità che rende saturi molto luoghi e non fa vedere oltre. Ed io che mi affaccio su questi pseudo centri di cultura li assaporo con ironia, per non guardare al resto (importante) ed allargare i contorni e magari sbiadirli per renderli meno unici.
E quel bacio (evento importante) si disperde fra guai? storielle senza senso, inventate, ingigantite, storpiate o rese solo a metà.


sono io il segnale opposto che racconto come mi trovo a mio agio (appunto ironia del fuori posto) in un luogo che non racimola consensi... mmmmmm non mi apprezza? non mi valorizza? o semplicemente non mi vede... questa la mia sensazione in qualsiasi forum che frequento, così nella mia vita...

Il respiro di un cane e mi pento.
beh. Tutto mi riporta alla realtà e dunque, mi pento in un certo senso, di questa mia sensazione o semplicemente di aver tirato fuori ciò che pensavo. Sono sempre e comunque fuori-luogo, qualsiasi cosa faccia.

anumamundi.
venerdì 19 giugno 2009 20:49


Chissà se riuscirò mai a pensare in questi termini?? [SM=g7803]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:26.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com