lastrega65
giovedì 26 aprile 2012 14:01
E grida questo silenzio di petali
sotto piedi usi a calpestare foglie

facile confondere il sillabare arancio
di un pensiero
col giallo amaro e secco del ricordo

e nulla più nel sogno
se non lo sguardo d'un gabbiano
che mai ha visto un'ancòra
fuori dal mare
fabella
venerdì 27 aprile 2012 07:51
lastrega65, 26/04/2012 14.01:


che mai ha visto un'ancòra



è successo in precedenza, ed ho sorvolato, di trovare la parola ancòra in un contesto di mare, ma nello stesso tempo fuori contesto. per come intendo la poesia, potrebbe essere usata nei due significati, ma non mi sembra da te, decontestualizzare fino a questo punto.

quindi io leggo "ancòra" nella versione avverbio di tempo. illuminami se è voluto, o si tratta di un refuso di "àncora" (sostantivo, magari anche nel testo precedente)...
al_qantar
venerdì 27 aprile 2012 22:07
Ti stavo scrivendo ponendoti la stessa domanda Strega,infatti su fb avevo scritto un altro commento che poi ho modificato, perché istintivamente avevo letto "àncora" e mi è piaciuto tanto il concetto del gabbiano rappresentante della libertà e l'àncora, oggetto che trattiene. Quindi due estremi.
Ora dal mio angolo leggo di un gabbiano che non ha mai visto la libertà.
Paradossale sotto un certo profilo, ma naturale in quanto quella simbologia gliela abbiamo affibbiata noi, senza ali, senza metafora, invidiosi e schiavi della forma. In fondo che ne sappiamo noi della libertà di un gabbiano?
Ma se àncora diventa ancòra cambia tutto. Sarebbe una forte decontestualizzazione che potrebbe anche piacermi ma non trovo correlati che mi portano ad un significato portante.
In quanto avverbio di tempo potrei pensare a questo gabbiano che non ha mai visto un poter "continuare" fuori dal contesto del mare, che non ha altre risorse valutabili, che non riesce a pensare di poter diventare un gabbiano di montagna, insomma non è Jonathan Livingstone.


S
al_qantar
venerdì 27 aprile 2012 22:19
E volendoci pensare non è poi tanto male come concetto se parliamo dell'avverbio.
Riflettendo sul titolo Gabbia_no che esprime chiaramente una negazione alla prigionia o comunque un target dal quale non puoi uscire:
Gabbiano = mare/sardine/pescatori/mare.
Ora, se come Jonathan questo gabbiano si ribellasse, comincerebbe a vedere nel mare quella gabbia che non vuole ed in quel caso vorrebbe poter vedere un ancòra (continua così, puoi riuscirci) che esce dal mare liberandolo.

[SM=g2842740]
lastrega65
sabato 28 aprile 2012 12:18
Grazie a tutti per l'attenzione prima di tutto. Si dice che la poesia non vada spiegata...ma questa è talmente personale che la decontestualizzazione voluta racchiude tanti pensieri, così tanti che non ho voluto esprimerli se non in quell'ancora, che diviene ancòra,forse avrei dovuto mettere l'accento tra parentesi, anco(ò)ra, per comprendere meglio la miriade di sentimenti che mi attraversavano mentre scrivevo....il gabbiano è mio padre, la leggenda vuole che i marinai non muoiano ma diventano gabbiani.Nella gabbia dell'halzeimer dove ha vissuto due anni il suo unico sogno era il mare,lì voleva tornare, di lui sognava, delle sue onde raccontava vaneggiando e lì è stato seppellito pochi mesi fa. L'ancora per i marinai è segno che trattiene, ma anche di salvezza, perchè gettare l'ancora vuol dire aver trovato un porto sicuro, questo pensa il gabbiano prigioniero, che mai ha visto altra soluzione per fuggire che rifugiarsi nel suo mare, non perchè non vede altre risorse ma perchè quella è la sua vita. Questo pensa il gabbiano che non riconoscerebbe un'ancora se la vedesse fuori dal mare, e non vede ancòra che continuare il suo viaggio, dove è stato felice. Con le scuse se sono scesa così nel personale, ma mi brucia tanto ancora aver perso mio padre, è stato pochi mesi fa ed era giovane...


uff non trovo più il tasto per le foto
fil0diseta
domenica 29 aprile 2012 07:40
lastrega65, 28/04/2012 12.18:

uff non trovo più il tasto per le foto




Cara, non l'ho inserito in questa sezione di laboratorio, né in quella delle "Poesie brevi". Puoi metterla sul Diario, e pubblicare qui il link di rimando.


Buona domenica a te [SM=x2823269]
fabella
lunedì 30 aprile 2012 07:42
Di fronte a tanta intimità, non si può fare altro che partecipare con un grazie e tanta commozione, come per la lettura che ci hai donato su fb.

Ti abbraccio stretta, mia cara!
[SM=g7831]
lastrega65
martedì 1 maggio 2012 13:17
Re:
visto che bellobello era il mio marinaio?


fabella
mercoledì 2 maggio 2012 11:40
è di una bellezza che si respira. come se il mare fosse lui e lui il mare. la lezione che il grande Leonardo diede per primo in pittura, di compenetrazione figura-ambiente (nella Monnalisa per esempio). così chiaramente percepibile nella foto del tuo marinaio

[SM=g7831]
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