Ti dico la mia, ma aspetto anche l'opinione degli altri.
Io tendo a una scrittura sintetica, è vero. Ma in questo caso, è quello che tu hai fatto seguire che mi ha lasciata perplessa. Il pezzo sui fiori mi sa di spiegazione (poi i fiori sono come il mare: difficili da maneggiare!), la chiusa, perdonami la schiettezza, la trovo un po' retorica (considera che il mio soprannome è Mafalda!).
Forse qui si apre il grande e irrisolto discorso su cosa sia poesia e io lo evito.
Entro, invece, nel merito dei versi che ti ho isolato.
Belle le strade nordiste nel Sud. E il Golgota. Non voglio spiegare, perché le spiegazioni ammazzano la poesia, secondo me, ma la trovo evocativa ed efficace. Sulla vita e i suoi percorsi, le strade a cui alludi e infine il Golgota, che sappiamo cosa sia e rappresenti: per me dicono tutto. E mi danno l'emozione di un sentire evocato dal leggere.
Poi, per sorridere, ti ricordo quanto diceva Montale: se la poesia è emozione, deve essere breve. Altrimenti diventa spavento.