Re:
al_qantar, 16/05/2009 19.45:
c’è questa finestra satura di paesaggi
e di lune non più lune
di saccheggi pletorici
nell’incesto uomo-poeta
La libertà, si!
quella delle mosche
che riescono a sfuggire
al martirio della fionda
ma niente plenilunio
per chi cerca ancora
le anfore nel giardino
Devo seguire una tiroide
o i flussi a vita bassa?
Devo seguire l’architrave gotica
e giù per gli artesiani ingurgiti
di occhi nella scollatura…
c’è una finestra satura di niente
dietro me
....
scusate l'intrusionissima
È un gran bel personaggio il nostro al_qantar. E poi se arriva con dei pezzi del genere, cheddire?
Come in tutte le tue poesie, anche qui trovo l’Al di sempre, con una forza incredibile, senza alcun limite. Al, seduttore, desiderato e immortale. Il nostro caro al si vive di lune, la libertà e la fortuna di una “finestra satura di paesaggi” ed è la stessa che qui diventa “satura di niente” e tu, Sebastiano la lasci dietro. Perché? Perché il mondo di al ha poco a che vedere con te? Ma chi è al? Non è forse una tua creazione?
Vedi, caro Sebastiano, il contrasto che mi sembra di capire nella tua poesia è proprio tra corpo e anima, realtà e finzione, dove tu, Sebastiano , corpo e realtà, convivi, fai a cazzotti con al ( ma povero al!), anima, finzione.
Tra al e Sebastiano, consideri forse, Sebastiano una figura laterale, per quanto riguarda la percezione che si ha di te?
È un discorso che riguarda, penso, tutti noi che ci fingiamo come ci va, a seconda di come vorremmo essere percepiti e c’è chi riesce e chi, come me, vorrebbe ma non ce la fa e questo mi limita nel cercare di capire certi meccanismi, il rapporto tra personaggio reale e virtuale e che mi tagliassero pure una gamba (esagerata!!) ma non ci credo che in al non ci sia niente di Sebastiano, anzi è proprio al, a mio parere, la figura laterale. Sei tu che ci dai sempre delle poesie meravigliose (quante volte mi sarò innamorata dei duetti con francesca!). inoltre, per esperienza, sono sicura che dietro un nick ci sia molto, ma molto di più(vedi intervallotti
). In questo mio modo di vederla, immaturo e stupido se volete, “l’incesto uomo-poeta” può solo rafforzare chi si crea un “alterego”.
Insomma, Sebastiano, io non vedo o non posso vedere questo contrasto. Per me la realtà è questa, qui sono quella che sta imparando a scrivere, a scuola sono quella che si dispera per un’insufficienza, quando metto i tacchi, una strafica ;)
Voi che dite?
Insultatemi pure se non c’ho capito una mazza! (uh, non ho mai pensato così tanto)
Un abbraccio forte forte!
simina