HAIKU

Io te - silenzio
un'alba sul pontile
ferma - è vita.

E' sempre una sorpresa e una gioia Valerio, quando trovo i tuoi passaggi notturni.

A proposito di notturni, ne ho inserito uno di Chopin, nella nuova sezione apposita: La tua.tub.teca su Calliope, che ha lo scopo di scambiarci i nostri gusti musicali.

A proposito di Haiku, invece, non ho la preparazione adeguata per commentarli tecnicamente. Qualcosa avevo scritto, tempo addietro, ma sempre col dubbio di sbagliare.


Io te - silenzio
un'alba sul pontile
ferma - è vita.


Questi tuoi versi, su di me hanno il potere di mostrarmi l'atmosfera rosata, piuttosto carica, dell'alba, le figure in controluce sul pontile che mi appare come massa scura, definita nei contorni, ma non percettibile nei particolari. Sento appena un po' di fresco, nel silenzio. Ma se ritornassi sulle parole, forse vedrei anche il risveglio dei gabbiani e comincerei a udire suoni. E' la magia di come, queste piccole composizioni trasportino in un mondo tanto grande di suggestioni.

Concludo dedicandoti uno dei presunti Haiku, che ti dissi di avere scritto. La cosa risale al lontano 22/02/2006


VII°
Lento si sfila
il giorno dalla notte
sale l'aurora


Con questo, sarò felice e sorpresa di ritrovarti




daniela




Torno per dirti, che ho inserito due versioni del notturno op.9, che ti ho dedicato. Ciao

Modificato da filodiseta 16/07/2007 8.09

Ah... Non mi ero accorto che c'era una sezione apposita in cui inserire il mio haiku...
Tranquilla Daniela, neanche io ho la competenza tecnica sufficiente per quanto riguarda l'haiku!
Mi sono accostato a questa affascinante forma di poesia, infatti, appena da due giorni... E' successo tutto grazie all'incontro con un amico-poeta che, invece, la conosce abbastanza bene e mi ha invogliato (parlandone insieme e spiegandomela un po') a sperimentarla...
Ed ecco cosa ne è uscito fuori!
Tecnicamente l'haiku si compone di 3 versi nella struttura metrico-sillabica 5-7-5 (molto difficile da rispettare in maniera "pulita" in italiano: ad esempio, se non erro, nel tuo bell'haiku dovrebbe esserci una sillaba di troppo nell'ultimo verso, costituita da quel - l'- che dovrebbe essere a tutti gli effetti una sillaba a se stante... Ma questo non è, in realtà, così importante)...
Questo amico mi ha spiegato che tutto ruota, essenzialmente, intorno ad una parola chiave: "evocazione"...
Un haiku è un bell'haiku, infatti, quando chi lo legge riesce a penetrare perfettamente nel piccolo "quadro cosmico" disegnato dal poeta in quei soli tre versi... Tre versi che devono risultare "totalmente" compiuti, quindi, sia strutturalmente che a livello "sensoriale"... Non so se sono riuscito a spiegarmi bene, probabilmente no e sicuramente il mio amico ci riuscirebbe molto meglio di me!
Andrò a vedere la sezione musicale allora!
Un saluto,
Vale

Questa prima pubblicazione e discussione sugli Haiku, va benissimo qui. E' la sezione in maggiore evidenza, ma potremmo senz'altro proseguire con un approfondimento, in cui pian, piano si riesca a coinvolgere qualcuno nello stesso interesse.

ad esempio, se non erro, nel tuo bell'haiku dovrebbe esserci una sillaba di troppo nell'ultimo verso,


sale l'aurora

io lo conto così:
sa-le-lau-ro-ra

ho un trascorso di ricerca e studio di metrica, e credo (mai dare nulla per sconatao) sia esatto. la consonante l si unisce al dittongo au che non si separa perché la vocale forte a non è accentata.


Ma anche di metrica nella sezione rime, potremmo fare un corso di approfondimento per chi lo desideri

Effettivamente anche io la vedrei così...
Anche "mare d'inverno", ad esempio, dovrebbe essere corretto, o no?
Mia sorella, però, mi ha insinuato il dubbio...
Credo dovrò approfondire...
Modificato da notturnoop09 16/07/2007 10.30

, mare d'invero è esatto:

ma-re-din-ver-no