Immaginario

Violadaprile
domenica 23 agosto 2015 12:46
...Se
il suono trascolora
in musica e la luce
trascende in immagine
 
...Se
hai gli occhi abbagliati
da un orizzonte lontano
più di quanto il cuore immaginasse

...Se
senti pulsare
-il cuore-
ad altezze inappropriate,
se ti porta con sé
per nascosti sentieri
là dove non volevi andare ...

oh, fa tacere,
fa tacere il gabbiano
solitario
con la sua voce roca,
spezza lo stilo,
rompi la carta in coriandoli,
zittisci la parola
che come una farfalla
muore in un giorno.

Prima che sia tardi.




Carla.Aita
domenica 23 agosto 2015 16:38

Se...ci può stare [SM=g8335]
Sai perchè? Perchè ti piace, perchè non è frutto di un non sapere come scrivere ma perchè è una scelta di come farlo.
Mi piace un sacco la srofa prima del verso solitario finale: scorre che è un piacere.

Bye

Carlaita


Violadaprile
domenica 23 agosto 2015 21:04
Grazie, sei gentile =D

In realtà si tratta di una figura retorica che si chiama anafora, che consiste nella ripetizione varie volte dell'apertura, in forma di eco
ovviamente può piacere o non piacere (e sono felice che a te sia piaciuta), ma io la uso spesso perché secondo me è molto musicale
in questo caso particolare, un'anafora di una sola parola ripetuta più volte e preceduta dai puntini a me da un senso di sospensione, come di respiro trattenuto o sospeso, del tutto funzionale alla chiusa, concepita come disperata

una cosa cui tengo molto sono ovviamente i titoli, ma soprattutto le aperture e le chiuse, cui sempre tento di dare una forma circolare
per me è essenziale e quando ci riesco sono molto contenta
[SM=g7542]
Violadaprile
domenica 23 agosto 2015 21:20
Infatti se noti le prime tre strofe sono in salire, una serie ascensionale di respiri e pensieri, sino a "là dove non volevi andare..."
e questo verso ti dà conto di tutto, un battito violento di cuore che precipita verso la negazione, una negazione salvifica, "prima che sia tardi".

(comunque concordo, anche a me la quarta strofa piace molto [SM=g8265] )
garofano a.
domenica 30 agosto 2015 19:47
Anche a me non dispiace, a parte quel "oh" che invecchia e non di poco,
secondo il mio personale gusto s'intende.

Ciao Pino [SM=x2823269]
Versolibero
giovedì 3 settembre 2015 22:13
mi piace molto la prima strofa, la "sento" molto vicina alle scritture che preferisco, merito dei due verbi che hai scelto


forse avrei ridotto almeno un "...se": esattamente nella terza strofa, il secondo: io continuo a leggerlo come "e"
(e anche la specifica del cuore fra trattini mi blocca un po': è come se sentissi una voce alle spalle dire: e cos'altro, se non il cuore?

però ti fai "perdonare" con il verso successivo: "ad altezze inappropriate"
(bellissimo, quasi come "l'insostenibile leggerezza dell'essere"...)


Anch'io del resto provo empatia per l'ultima strofa, ma solo dopo la seconda lettura, perché solo dopo ho capito che i verbi sono imperativi; al'inizio li ho letti come indicativi, e dunque c'era qualcosa che non tornava.
E allora metticili gli apostrofi, onde evitare che le ritardate come me non lo capiscano in prima:


oh, fa' tacere,
fa' tacere il gabbiano
solitario
con la sua voce roca,
spezza lo stilo,
rompi la carta in coriandoli,
zittisci la parola
che come una farfalla
muore in un giorno.

Prima che sia tardi.



Non ti piacciono gli apostrofi? e allora completa le apocopi (si dice così?)

e quindi:

oh, fai tacere,
fai tacere il gabbiano
.........................


Ecco, sono un po' "rompina" 'stavolta
ma non farci caso, non sono ancora "in me". [SM=g7535]


Un [SM=g2834784]

cripaf
sabato 5 settembre 2015 23:05
Oh viola, molto bella questa tua.
Strani questi gabbiani ed è strano che proprio oggi pensassi al verso del gabbiano. Ce n'era uno che strideva forte su un campanile. Il mare a pochi passi, il caldo ancora abbondante sulla pelle. Mi sembrava, ma non ero il solo a notarlo, del tutto inopportuno in presenza della sposa che in quel momento entrava in chiesa.
Musica solenne arrivava sul sagrato e l’uccello era lì a rappresentare la stonatura . Forse nemmeno a lui sfuggiva la bellezza della donna e in maniera del tutto insufficiente e inappropriata, si lasciava andare al suo sentire.
Limite dell’uccello che avrebbe fatto bene a starsene zitto ma in fondo simile all’uomo, non sempre all’altezza dei sentimenti più puri e non sempre capace di coglierli.

ciao, felice di leggerti anche qui
franco

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:49.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com