In un angolo di freddo

garofano a.
venerdì 24 gennaio 2014 15:54
Sono appassite al tatto
certe partenze,

salutate sottovoce
da una vita nascosta

in un quadro a mezzetinte
come papaveri tra i fogli

e in quell’angolo, di freddo
il solo abbraccio
a ricchiudere le ciglia

“chissa’ se aveva un nome, quello lì“






fabella
sabato 25 gennaio 2014 08:53

mi sa come di un epitaffio. epitaffio del comune mortale, quello che come tanti, ha vissuto la sua vita senza infamia nè lode, ma soprattutto senza gloria (la persona qualunque, insomma). ma che gode della bellezza di rimanere racchiuso tra le ciglia di chi lo piangerà per sempre

[SM=g8139]
garofano a.
sabato 25 gennaio 2014 12:16
Re:
fabella, 25/01/2014 08:53:


mi sa come di un epitaffio. epitaffio del comune mortale, quello che come tanti, ha vissuto la sua vita senza infamia nè lode, ma soprattutto senza gloria (la persona qualunque, insomma). ma che gode della bellezza di rimanere racchiuso tra le ciglia di chi lo piangerà per sempre

[SM=g8139]



E' la morte di un Barbone , qui nella nostra stazione,



e in quell’angolo, di freddo
il solo abbraccio
a ricchiudere le ciglia


nell'indifferenza della gente:

“chissa’ se aveva un nome, quello lì“



al_qantar
martedì 28 gennaio 2014 10:47


Sento molto questo dramma e mi arrivano queste tue parole come stiletti...

“chissa’ se aveva un nome, quello lì“

questa chiusa la trovo grande nel suo significato, il "quello lì" è un'identificazione del poco e niente...

anche se non riesce, a mio avviso, a far "esplodere" la poesia, rende moltissimo in termini di immagine

complimenti Pino


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