Intrecci a mente

Francesca Coppola
sabato 20 giugno 2009 14:37
e del dolore mi riacchiappo le maniche
per stirare condoglianze o sorridere
del giorno cimitero

sconsigli coraggio nei ghirigori
oracoli come edera nelle sere manicomi
sicura ambizione senza unghia

Litigano sui balconi queste elezioni
conguagli fittizi allertati dal fiuto
incosapevolezza del girovago

e mi spezza il fiore delle menzogne






Francesca Coppola

Rebby.
sabato 20 giugno 2009 23:28
E' veramente molto interessante questo tuo pezzo.
Meriterebbe un'attenzione che purtroppo non posso dedicargli per via dei preparativi per la mia nuova convivenza: odio i traslochiiiii [SM=g28000] [SM=g27990]

Mi piace questo tuo scrivere.

Questi intrecci di versi, parole.

Stupenda la prima strofa: entrata da big: davvero brava! [SM=g27998]

Ciao bella

Reb-buccia [SM=g7760]

filodiseta--
martedì 23 giugno 2009 08:31
Re:
Francesca Coppola, 20/06/2009 14.37:

e del dolore mi riacchiappo le maniche
per stirare condoglianze o sorridere
del giorno cimitero

sconsigli coraggio nei ghirigori
oracoli come edera nelle sere manicomi
sicura ambizione senza unghia

Litigano sui balconi queste elezioni
conguagli fittizi allertati dal fiuto
incosapevolezza del girovago

e mi spezza il fiore delle menzogne





sono certa che anche i tuoi suoni conducano al desiderio di portare all'esterno di te sensazioni e stati d'animo. ultimamente sto facendo uno studio su fonetico della tua poesia, se così si può dire e a volte sento degli stridori, che non contrastano quello che è già la difficoltà di interpretazione del testo. ora vorrei dirti (e qui in un certo senso mi rifaccio alla questione discussa nell'intervista) che secondo me, questo contrasto occorrerebbe, in questo senso: più senti ingarbugliato il tuo pensiero interiore (tanto da cercare di intenderlo tu stessa con l'aiuto delle interpretazioni altrui), e più dovresti fare uscire fluida la parola. perché mi sembra che tutto insieme, ermetismo, lessico e costruzione, crei un contesto impenetrabile da ogni ottica e posizione del lettore, partendo dalla cosa più semplice: la lettura. (cosa che peraltro non riscontro in certi testi che ti escono lisci come l'olio, pur mantenendo lo stesso mistero, ma per la loro linearità, amplificando il fascino)

ora te la butto lì così, ma spero presto (anche se ti conviene armarti di pazienza, perché coinvolge persone mooooooooolto lente [SM=g7910]) saprai del mio studio sui tuoi testi, ne parleremo bene assieme, perché credo sia una cosa estremanete interessante per entrambi.





[SM=g7831]
Francesca Coppola
martedì 23 giugno 2009 14:07


già, hai ragione. Sono io a rendere tutto più difficile, ma come tu stessa hai capito, si alterna a momenti abbastanza scorrevoli. Dunque, passerà...
Sai e non occorre dirtelo, è una cosa che mi esce spontanea, non vado a ricercare suono o difficoltà, ma se scrivo, mi esce questo. Ci sarà di sicuro una motivazione, ma al momento latita.

Aspetto allora, sono curiosa... [SM=g7831]


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