anumamundi.
martedì 21 aprile 2009 01:51
certi giorni si perdono per strada
segnano cicatrici a mezza costa
spostano ombre, luci e piroettano
giù, in fondo al ventre,
là dove i pugni incrociano

mi sanguina sui denti il giorno dopo
se mi avvicino al bordo delle righe
e in quelle tele di tratteggi fini
occhieggio fermo, invisibile
inerme fra macigni di parole
e fiati persi tra le consonanti
come dei “ t’amo” calati di rimessa
senza nessuna alternativa
oltre al pianto

non riesco a dare segno di passaggio

fra le betulle annaspano le foglie
e rami torvi tornano vincitori

io mi ritrovo inverno
Maredinotte
martedì 21 aprile 2009 09:00
mio caro mamu... leggo queste tue parole di una malinconia struggente
e non so perchè ho la predilezione per questo sentimento, fatto sta che mi ci perdo dentro.
sento, in esse, il sapore aspro del non detto, perchè non si può dire, ma anche perchè non ci sono le parole adatte a farlo...

però, qualche parola buona per esprimerti l'hai trovata, mi pare! [SM=g27988] e finalmente... ci voleva proprio! anche per me, che quando ti leggo mi entro dentro. [SM=g27995]


se posso, vorrei segnalarti un paio di cose nel finale... posso?
sì sì che posso:

fra le betulle annaspano le foglie
e rami torvi tornano vincitori

io mi ritrovo inverno


negli ultimi versi il testo che è pieno di musicalità si interrompe bruscamente. probabilmente è conseguenza del fatto che l'inverno irrompe bruscamente nell'autunno, spazzando via le foglie dai rami-che ora annaspano tra le betulle- e con essi la vita e il colore. è quel Vincitori che provoca questa interruzione, al quale potresti sostituire un "vincenti" lasciando inalterato il significato ma riportando la musica.

così come l'ultimo verso, separato, isolato, a se stante, non trova soluzione di continuità con i versi precedenti. probabilmente è voluto anche questo, ma io te lo segnalo comunque. [SM=g27985]


fra le betulle annaspano le foglie
i rami torvi tornano vincenti, ed io

mi ritrovo inverno



io farei così... che ne dici?

e ora... offrimi un duetto!!!! [SM=g27989]
bacio [SM=g28003]
anumamundi.
martedì 21 aprile 2009 10:54
Grazie Roberta,
in effetti sembra che per scrivere io debba aspettare sempre eventi negativi, per questo mi auguro sempre di non scrivere più.

Comunque ti ringrazio anche per l'attenzione che poni nel leggere i miei testi.

La rottura del ritmo finale è voluta, soprattutto nell'ultimo verso. E' come per indicare che nella vita i cambi di ritmo sono repentini, inattesi, improvvisi e la maggior parte delle volte provocano sconcerto, proprio com'è successo a te leggendoli.

Un caro saluto

Leonardo
Rebby.
mercoledì 22 aprile 2009 18:58
Re:
anumamundi., 21/04/2009 1.51:

certi giorni si perdono per strada
segnano cicatrici a mezza costa
spostano ombre, luci e piroettano
giù, in fondo al ventre,
là dove i pugni incrociano

mi sanguina sui denti il giorno dopo

se mi avvicino al bordo delle righe
e in quelle tele di tratteggi fini
occhieggio fermo, invisibile
inerme fra macigni di parole
e fiati persi tra le consonanti
come dei “ t’amo” calati di rimessa
senza nessuna alternativa
oltre al pianto

non riesco a dare segno di passaggio

fra le betulle annaspano le foglie
e rami torvi tornano vincitori

io mi ritrovo inverno




Quanto ti devo dare per comprarti quelle chicche di versi in rosso????????

mannaggia...come mi piace leggere chi sa scrivere ste metafore, sti versi e queste spaziature che parlano cone strofe.

Bacio!

Reb
Francesca Coppola
mercoledì 22 aprile 2009 19:29

certi giorni ci si sente così, un pò tristi e forse inermi dinnanzi alla frenesia del tempo che alla lunga ti dà, per poi toglierti tutto in un secondo.

certi giorni ci vien voglia di piangere e magari non far niente, ma poi vediamo un foglio e lo abbracciamo come un figlio, un pò sfortunato e scriviamo pezzi come questo, dove le lacrime la fanno da padrone e niente sembra avere senso.

Le cicatrici servono a ricordare gli eventi, i pugni si incrociano per darci una scossa e il sangue è per dimostrare agli altri che siamo veri...

Il tuo passaggio caro amico mio, lo troviamo anche quando non scrivi e ti apprezziamo ancora di più quando invece ci doni versi di rara bellezza e così disarmanti nella loro sincerità.

Tempo ci mette sai, ma dall'inverno poi nasce la primavera, non dimenticarlo.


Un abbraccio
[SM=g27998]

anumamundi.
giovedì 23 aprile 2009 21:45
Rebby... è solo casualità, a volte esce qualcosa da questi due neuroni sempre in sciopero, sei troppo buona nei tuoi apprezzamenti, ma non posso smettere di leggerli e gongolare... [SM=g27987]


Francesca hai calcato ancora di più la mano. E' probabile che poi chiederai un pranzo in cambio, ma dillo a tutti che non siamo d'accordo [SM=g27987] .

Hai ragione, dopo l'inverno c'è sempre la primavera ed io di primavere ne so qualche cosa... (criptica? naaaa ! Mi riferisco agli anni [SM=g27987] )
al_qantar
venerdì 24 aprile 2009 12:55
Re:
anumamundi., 21/04/2009 1.51:

certi giorni si perdono per strada
segnano cicatrici a mezza costa
spostano ombre, luci e piroettano
giù, in fondo al ventre,
là dove i pugni incrociano

mi sanguina sui denti il giorno dopo
se mi avvicino al bordo delle righe
e in quelle tele di tratteggi fini
occhieggio fermo, invisibile
inerme fra macigni di parole
e fiati persi tra le consonanti
come dei “ t’amo” calati di rimessa
senza nessuna alternativa
oltre al pianto

non riesco a dare segno di passaggio

fra le betulle annaspano le foglie
e rami torvi tornano vincitori

io mi ritrovo inverno




C'ho messo un pò di tempo per riuscire a leggerti serenamente e senza essere condizionato dall'esterno... Mamundi, credo che tu abbia spostato un altro limite alla tua poetica!
Non sto a dirti se è stupenda o robe del genere, ma ti posso dire che ogni volta che la leggo (e sono tante le volte) dopo rimango li almeno 18 minuti in silenzio mentale, senza pensare, cercando di assorbire quegli aromi di cui e impregnato questo testo.

e quei rami torvi che tornano vincitori... ah! che rabbia ma anche meraviglia per la composizione.

Che ti devo dire, mi si rizzano i peli...

Ti abbraccio poeta

Sebastiano


Francesca Coppola
venerdì 24 aprile 2009 17:03
Re:
anumamundi., 23/04/2009 21.45:




Francesca hai calcato ancora di più la mano. E' probabile che poi chiederai un pranzo in cambio, ma dillo a tutti che non siamo d'accordo [SM=g27987] .

Hai ragione, dopo l'inverno c'è sempre la primavera ed io di primavere ne so qualche cosa... (criptica? naaaa ! Mi riferisco agli anni [SM=g27987] )





ma nooooo, ma cosa dici... io e te d'accordo? [SM=g27987]
sei così poetico e sensibile, così fragile e tenero che riesci a scardinare ogni mente...





(ps. solo promesse fin'ora, ancora non mi deve giungere la richiesta di una cena, che faccio ci vado da sola e ti mando il conto? [SM=g27986] )



al_qantar
venerdì 24 aprile 2009 17:10
Fai in modo che non capitiamo tutti insieme in questa cena! [SM=g27987]
anumamundi.
sabato 9 maggio 2009 12:47
Perdonatemi se la riposto su, non ne avevo l'intenzione (anzi odio farlo sui miei testi), ma mi sono accorto scorrendo i titoli che in questo non avevo ringraziato Al che resta sempre troppo benevolo nei miei confronti.
Io trovo che la migliore soddisfazione sia quella di ricevere un complimento da chi si reputa un bravo autore.
Ti ringrazio Al.
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