Mauri, una forma smagliante
nella poesia breve.
E' sciolta, naturale, rispetto alle tue, lette qui in precedenza.
Ti segnalo solo qualche inezia:
Dal cristallo
(del) <rosso rubino
incido sapor(e)
<in bilico
tra il mezzo pieno
<del calice
e la coppa.
Sui riflessi sbiaditi
di antiche nebbie
l’(EPIGRAFE) di un’altra vita.
E muoio (in questo) respiro
abbracciato
(fr)a stille di profumo.
Che poi verrebbe così, (d'accordissimo con Cristina ad eliminare le maiuscole):
Dal cristallo rosso rubino
incido sapori in bilico
tra il mezzo pieno del calice
e la coppa
Sui riflessi sbiaditi
di antiche nebbie
l’epigrafe di un’altra vita
E muoio nel respiro
abbracciato
a stille di profumo
magari ci torno, per un commentino sul contenuto
Modificato da filodiseta 07/05/2007 12.18