Ricordavo di aver letto qualcosa di tuo in passato. Sono andato a spulciare a ritroso nel tempo ed ho trovato delle cose davvero interessanti.
Trovo questo testo notevolmente diverso (come tema, ritmo e forza evocativa) dagli altri tuoi.
I tuoi precedenti testi lasciano intravedere una rabbia di fondo, una voglia di rappresentare le ingiustizie (sociali e non) rispetto alle quali sei molto critica e per nulla rassegnata.
Qui il tono diventa dolce, quasi "romantico". Forse il soggetto particolare cui si riferiscono i versi ne è la causa. Non so dire se ti preferisco così o come in passato. Certo è che mi piacerebbe leggerti ancora, anche se noto che, riguardo alla prolificità della scrittura, ci assomigliamo molto. Tu scrivi ogni morte di papa, io ogni due.
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