Re:
marina.calliope, 02/02/2012 18.08:
L'alba
senza luna solo sussurri
passi sui ciottoli lunga notte ghiaccia
le guance pensieri
sarà infinita la tristezza
punge l'amore iscritto nella carne no
non hai bisogno di parlare
mi strappa lo partorisco come
come una madre lacerata
Trattieni le dita ancora domani
un sole pallido straniero
e aroma di caffè insonne
vedo l'alba specchiata nei tuoi occhi
Stessa cosa riscontrata nelle precedente, Marina, nei primi quattro versi. Ma i tuoi slegamenti, in questo caso sono più evidenti perché al quinto e al sesto riparti addirittura con dei luoghi comuni l'
infinita tristezza, l'
amore inscritto alla carne(dove cambierei solo quell'
inscritto, che nel contesto mi pare abusato).
Poi tutto sembra rimettersi in sesto e anche piùttosto bene. Qui:
no
non hai bisogno di parlare
mi strappa lo partorisco come
come una madre lacerata
Trattieni le dita ancora domani
un sole pallido straniero
e aroma di caffè
insonne
tranne l'insonne che mi fa l'effetto dell'inscritto precedente.
Sulla chiusa mi sento di dirti quello che ho appena scritto ad Annamaria.
Insomma voglio essere critica al massimo, come mio solito. La stessa cosa che faccio ed ho sempre fatto con me stessa.
P.S. ti consiglio cara, di partecipare ai duetti, senza preoccuparti di nulla, se non di fare un po' di palestra con noi
(questo in corso)
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