ho una versione leopardata della mente
e mi consente le arie mobili
le inclinazioni al canto
anche se muto e mi colora
dentro le labbra del pensiero
divento sistematica
dalla cadenza m’allungo, fuori
sul quaderno con la penna
segno la mia confusione
una materia solita mi porta
ad una certa confidenza
titoli in evidenza
le stoffe da compare per colori
ed i completi a fiori
la spiaggia ha da fiorire
per fare le fotografie
allo sbocciar d’estate
coi pastelli
ruvida, mi sento ruvida
su carta ruvida
su nelle onde il cielo nell’incontro
come un tramonto
e il numero dei bagagli, il contenuto
gli abiti svestiti, ancora
imbastiti
senza fertilizzante, sono le piante
da innaffiare, l’oro
da consegnare, la mente che pensa
alla crema solare, al repellente
ad un quaderno di enigmistica
al trucco, le collane, l’intimo, le aspirine
da ricordare