Versolibero
lunedì 21 ottobre 2019 06:48
padre santo
madre secolare
chi mi ha dato i natali
in un giorno di marzo
ancora così freddo
da farmi piangere a squarciagola?
quale rischio!, che mistero accolsero
essendo io l’ignoto
che amavano a prescindere
con una fede immacolata?
mi strapparono al vuoto informe
la mia carne rosea non era plastilina
gli occhi erano due biglie scure e lucenti
le loro braccia larghe come il mondo
sapevano stringermi e cullarmi
ed io lessi in quei momenti
collane di libri
intere enciclopedie d’amore -
mai potrei esser loro grata nella misura in cui
fui amata dal primo giorno
fino all’ultimo
nel quale si chiusero gli occhi
al passaggio della cieca con la falce in mano
padre santo
madre secolare
come posso estinguere il mio debito?
e ditemi, li ritroverò ad attendermi sull’uscio
della grande casa?
o voi, moltitudini di gente che date tutto per scontato,
toglietevi dalla testa che ogni padre e madre
siano straordinari:
non è sempre lieta la nascita
il nuovo arrivato può essere un intruso
che turba la quiete più passiva
e a volte viene perfino eliminato
eliminando così l’ingombro ed il fastidio
macrino
lunedì 21 ottobre 2019 22:39
La vita, un dono terribile.
Versolibero
mercoledì 6 novembre 2019 05:29
se solo ognuno riuscisse a sentire che questo dono è sacro...
Buongiorno 🙂
macrino
domenica 15 dicembre 2019 17:53
Re:
Versolibero, 06/11/2019 05.29:
se solo ognuno riuscisse a sentire che questo dono è sacro...
Buongiorno 🙂
Sacro, come nel latino sacer...