Sei grosso e strano ma non mi fai paura
mi rassicuri, concentrato e amichevole
succhi nettare e polline senza fermarti mai.
Di te mi piace il trasparente frullio d’ali
così lieve e veloce – un velo tremulo -
mi sembri un elfo o forse un elicottero
nell’agapanto azzurrino salti fra le corolle
con il tuo naso a tromba, aspirapolvere
delle fate, presenza silenziosa
non come il bombo, che neanche lui fa paura
quando esibisce l’assolo interminabile
del suo ronzare quasi col megafono.
Tu sfinge colibrì uccellino stravagante
insetto al limitare tra estate e fantasia
rimani qui, c’è abbondanza di corolle
polline quanto basta a fare indigestione
in cambio insegnami la tua arte minimale
la trasparenza leggera del tuo volo
benvenuto nella mia terra se sei l’ospite
ma se mi sbaglio e sono l'invitata
ti chiedo gentilmente il permesso per restare.
🌿