Le mie braccia
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ggiacinto
mercoledì 18 settembre 2013 12:00
-2013-
innamorarsi in quella piazza
di pietre identiche
dove il desiderio è simile
a un colpo di sole
e null'altro ne legittima il respiro
guardali, sono già tutti intorno
come ratti affamati
anche questa volta, col fiato sul collo
e un rosario alla mano
dalle persiane schiuse
diranno che ci siamo sbagliati
con lo sgomento, gli scongiuri
di madri deviate
una croce che si fa inferno
a cosa servirà oggi la mia forza
se so ben dire
non ti curar di loro e non perderti
se nelle notti frastagliate di buio
mi scanso gelido ad ogni bacio
perchè voglio solo salvarti
ti volterò le spalle
con una bugia strafatta
e il coraggio
di chi non ti ama più
ma nel silenzio dei vicoli
fisso le girandole alle ringhiere
non spaventano più le rondini.
Quel cardinale all'ombra
che ha paura delle cicale, e ancor meno
il sig. Putin, non sapranno mai
puoi fermare due braccia
ma non quel soffio che stringe forte
a sé.
garofano a.
giovedì 19 settembre 2013 12:45
L'ho riletta piu' volte e ogni volta con delle sensazioni , emozioni, diverse forse e' questa la sua forza assieme ad una splendida chiusa, in cui togloere il forte forse gia intrinseco nell'abbracciare.
Un caro saluto Pino
ggiacinto
giovedì 19 settembre 2013 14:20
Grazie Pino, è vero, potrei togliere quel forte, non è necessario,
come vedi non riesco ancora a concentrarmi bene...
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