Volevo aspettare, ma
devo fare io il primo passo su questo testo, che credo tutt'altro che passato inosservato.
firstlast, 03/05/2007 23.19:
Fu il primo vagito
a decretare la distanza dal cielo
tre miglia, forse trecento
difficile presagirlo
quando il tempo muore
tra le pieghe di un singhiozzo
fronteggiammo il ventricolo destro
per regalarci un’illusione in saldo
congelata sulla linea di partenza
e tallonammo auspici
fin dove si adagia l’impossibile
lì tra ventre e l’anima
dove la rabbia si ispessiva
e il senno scandagliava ritmici angoli muti
appesi a fosfori esangui
si concluse come doveva,
con le tre miglia ripiegate su se stesse
ed un punto nero a segnarne la fine
Leonardo
E' uno di quei testi che incute il timore di penetrarvi troppo: versi che fanno intuire un grande dolore, che si preferisce percepire in silenzio; versi che non vanno sfiorati, né con libere interpretazioni, né con commenti colti.
C'è solo da inchinarsi a ringraziare il poeta, per aver considerato questo luogo, un pezzo della sua casa ed averci riposto una pagina struggente di vita, da conservare assieme a noi.
Grazie Leonardo
daniela