anacron5
domenica 29 ottobre 2017 23:06
Sulle ali di un gelido vento
venisti a me, la notte,
portandomi i fiori
di un amore mendace.

Posata sul ramo della vita,
cantavi canzoni di morte.

Eppure t’amai Lilith,
disperatamente cercai
la strada del tuo mondo perduto.

A un passo dall’abisso,
mi sfiorò un’ala bianca
e tornai a vivere.
Emma.Tognini
mercoledì 1 novembre 2017 08:46
In questa breve poesia leggo due moti: la lunga discesa verso la visione più negativa della vita e poi l'ascesa, come un soffio, un'illuminazione.
Però non so fare un commento tecnico o forse credo, che proprio non mi competa.

Buona giornata, anacron5!
anacron5
mercoledì 1 novembre 2017 15:53
Re:
Emma.Tognini, 01/11/2017 08.46:

In questa breve poesia leggo due moti: la lunga discesa verso la visione più negativa della vita e poi l'ascesa, come un soffio, un'illuminazione.
Però non so fare un commento tecnico o forse credo, che proprio non mi competa.

Buona giornata, anacron5!



Grazie per l'interessamento.
Il mio lavoro è ispirato da:


[Lilith compare nell'insieme di credenze dell'Ebraismo come un demone notturno, ovvero come una civetta che lancia il suo urlo nella versione della cosiddetta Bibbia di re Giacomo. Invece secondo la tradizione della cabala ebraica è il nome della prima donna creata, prima compagna di Adamo e precedente a Eva. La sua figura, delineata nel Medioevo, risale a miti e leggende antiche della Mesopotamia. ]
Saluti
Emma.Tognini
sabato 4 novembre 2017 13:49
Anche a te, grazie per avere risposto!
La tua spiegazione mi apre all'interesse verso un filone culturale che non ho mai approfondito. Sono felice di averti commentato. Andrò ad arricchirmi leggendo nei particolari queste credenze, miti o leggende.

Ancora grazie!
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