ggiacinto
venerdì 31 gennaio 2014 10:40

-2014-

un giorno
si pulirono le mani
nessun brivido, esitazione

na manu lava l'autra
e tutte e dui lavanu a facci


marciano a testa alta
con filastrocche alla bocca
ed è subito fame, delirio
procreatori del caos
s'inventano nuovi re
anime spogliate andranno
in paradiso con schiene piegate
la camminata incerta
danzano per illusioni maniacali

i giocolieri del sangue
convertono rimorsi in virus
proficue psicosi
epidemie silenziose, genocidi
e martiri scelti ad estinguere
angeli strabici

mi gioco la sorte, l'ultima mira
lancio una moneta
al cielo, testa o croce
le facce son le stesse
e c'è chi prega
perchè non si perda
almeno l'onore

u curtu chiusu 'nta iaggia
dici chi fa na stragi.


fabella
sabato 1 febbraio 2014 09:37
già dal titolo ho presagito una sorta di collegamento alla tua vecchia scrittura, quella che ho amato a prima vista.

in effetti pure il testo la contiene,anche se come un transito proiettato alla tua fase nuova. ma insomma, grazie anche alla tematica che le calza a pennello, ho rivissuto quelle emozioni [SM=g2834784]



per ora solo questo. forse passerò per un'analisi diversa al prossimo giro... o forse no... non si sa, non si sa [SM=g8139]
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