anumamundi.
venerdì 26 giugno 2009 18:43


Son io,
come cespo di lattuga
in quell'orto a mezza costa,
quando soffermo il culo
sulla panchina che mi manca

è tutto in miniatura qui
anche l'amore e le strette di mano,
come quei presepi
del Museo di San Martino
che t'entrano in vena
a dosi cicliche, incontaminate

ma sono spicchi di donne e umanità
i miei transiti ufficiali
ed i miei giorni insonni
solo cenere
buona per lavare panni
e concimare terra.




ALF
Francesca Coppola
venerdì 26 giugno 2009 18:52


così -a caldo- mi piace! [SM=g27990]
ma ci ritorno a darti una mia interpretazione.

Un abbraccio [SM=g27998]

Francesca Coppola
venerdì 26 giugno 2009 21:59
Eccomi! [SM=g27989]




mi giunge come un pugno in faccia e una lacrima fuori posto, quanta rabbia ma anche tristezza, quasi depressione.
Miniature, come vedere, percepire le cose da una certa distanza, osservare panorami senza binocolo. In questo caso a fare la differenza è il fatto che io ci sento un'impossibilità vicina, avere alla portata delle cose, ma non apprezzare o peggio defilarsi volutamente.
Non credo nella mancanza di stimoli o affetti in assoluto e qui, ci sarebbe bisogno di un paio di lenti, che ne dici?

Cosa vuoi dire con -in quell'orto a mezza costa? -
non riesco a capire quel mezza costa...

e qui, infine:


ma sono spicchi di donne e umanità
i miei transiti ufficiali
ed i miei giorni insonni
solo cenere
buona per lavare panni
e concimare terra.



per questi due possessivi così troppo vicini, si può fare qualcosa? [SM=g27987] magari il secondo lo cambi con -quei-...


In toto, però come già ti ho detto è nelle mie corde e la sento un pò mia.


[SM=g7831] [SM=g27998]

al_qantar
venerdì 26 giugno 2009 22:25
Sai Francesca, io non credo che Mamundi parli di miniature per via delle distanze, piuttosto penso ad un diventare tutto piccolo attorno a lui uomo e poeta, quindi "dimensione" umana... non lui troppo grande, ma il resto troppo diminuito, vissuto col disinteresse del più o meno depresso o comunque stanco di qualcosa che proprio stanca!!!

La mezza costa dell'orto potrebbe essere una irregolarità dello stesso che evidenzierebbe maggiormente la miniaturizzazione dell'intorno, forse.

D'accordo con te sui possessivi ma toglierei il primo scrivendo:

i transiti ufficiali
dei miei giorni insonni


Se questo non cambia la sintesi di Leo

Comunque mi ha impressionato parecchio questa poesia. Questa è una di quelle che avrei voluto scrivere io.

Complimenti ad Animamundi per questa poesia speciale.

Sebastiano

Ecat Mel
sabato 27 giugno 2009 09:42
una poesia che mi ha colpito... miniature... vedere il mondo da questa prospettiva mi fa pensare a come sia preconfezionato, in vetrina, con le sue belle statuine, come quelle del presepe, ordinate, sorridenti e immobili, ferme, stereotipate...
in miniatura anche l'amore e le strette di mano... e dove sono gli slanci, le passioni, il vigore di una stretta?... è come se ogni cosa si fosse rivestita di un ruolo, uno schema, un personaggio...

mi piace molto la chiusa... i transiti mi sembrano tutto sommato delle boccate di ossigeno, per quanto brevi, in quegli spicchi d'umanità, forse più reali delle miniature e comunque... beh... i giorni insonni, lasciamelo dire... è un verso che mi piace tantissimo, forse perché mi da l'idea finalmente di qualcuno che non è solo apparentemente sveglio [SM=g27987] ma è vivo! [SM=g27988]

e poi la cenere alla fine si raccoglie apposta, si offre, si concima, si disperde al vento per poter far rinascere qualcosa... sisisisis tanto piaciuta! [SM=g28003]
Maredinotte
sabato 27 giugno 2009 11:12

che bella Mamundino! ma non eri quello senza ispirazione!? [SM=g27990]

devo dire che sono sostanzialmente d'accordo con ciò che dice ecat, anche se credo ci sia qualcosa di più tra le tue parole, qualcosa che devo assorbire, per poterlo leggere...

mi prendo un po' di tempo per pensare e ci ritorno... caso mai, mi darai spiegazione di cose che non riesco a decifrare! [SM=g27988]
filodiseta--
sabato 27 giugno 2009 13:11
ahahahahah Roby... Mamundino- ino- ino- ino. come se tu non lo avessi visto :D


comunque, per me in questa bella poesia c'è il rapportare una situazione di difficoltà personale alla famiglia. quale altra cosa più importante potrebbe mostrare come miniature tutto il resto: nulla per un uomo del calibro di mamundi.



ciao

anumamundi.
lunedì 29 giugno 2009 21:12
Grazie ragazzi siete davvero gentili.
Francesca tu sei sempre molto attenta. E' vero ci vorrebbero gli occhiali. Per quanto riguarda l'orto a mezza costa: immagina un orto posizionato non in pianura, ma sulla parte impervia di una collinetta. Proprio perchè impervio è un orto difficile da coltivare ti pare?

Sebastiano hai colto ne segno:
"il resto troppo diminuito, vissuto col disinteresse del più o meno depresso o comunque stanco di qualcosa che proprio stanca!!!"
ed anche nell'irregolarità del terreno dell'orto.

Mirella grazie, sono felice che ti sia piaciuta, a me è piaciuta la tua lettura:
"dove sono gli slanci, le passioni, il vigore di una stretta?... è come se ogni cosa si fosse rivestita di un ruolo, uno schema, un personaggio"

Robertina [SM=g27987] io sono sempre senza ispirazione, una volta, tempo fa, mia madre mi disse che sembravo un'anima in pena. Sono passati decenni e mi sento sempre allo stesso modo.

Daniela, Roberta mi ha visto, è vero, ed è proprio per questo che mi chiama mamundino [SM=j7823].
Grazie per il "per un uomo del calibro di mamundi", solo che non capisco se il calibro è riferito alla statura, alla stazza o qualche altro elemento che al momento è meglio far finta di ignorare ...[SM=g27990] (propendo per le prime due) [SM=g27987]


Baci per tutti in quantità ... (al non montarti la testa però) [SM=g27987]

[SM=g28003] [SM=g28003]

'Skorpio'
martedì 30 giugno 2009 00:43
Passo come sempre in ritardo, c'è ancora una fettina di poesia?! [SM=g27988]
Certo che c'è!
Stavo per scrivere che sono d'accordo con l'analisi di Sebastiano e già che ci sono lo dico pure...
E' bella davvero, avrei un solo appunto , quel "culo" che mi pare un poco fuori calibro (per restare in tema [SM=j7823] ) con il resto...
magari un "mi soffermo" al suo posto...cmq fa meglio come credi, la mia è solo un'idea.
Saluti
anumamundi.
domenica 5 luglio 2009 01:26
Re:
'Skorpio', 30/06/2009 0.43:

Passo come sempre in ritardo, c'è ancora una fettina di poesia?! [SM=g27988]
Certo che c'è!
Stavo per scrivere che sono d'accordo con l'analisi di Sebastiano e già che ci sono lo dico pure...
E' bella davvero, avrei un solo appunto , quel "culo" che mi pare un poco fuori calibro (per restare in tema [SM=j7823] ) con il resto...
magari un "mi soffermo" al suo posto...cmq fa meglio come credi, la mia è solo un'idea.
Saluti





Perfettamente d'accordo. Bisognerebbe evitare di scrivere in preda alle emozioni troppo forti, o quanto meno aspettare di farle decantare un pochino.

Grazie


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