garofano a., 01/06/2013 08:34:
Sono sogni,le scatole di buio
che scuotono dagli attimi
-quelli che scivolano-
l'edera abbracciata ai fianchi
il letame dopo le viole, la sabbia
che mi parla tra le dita
libero di masticare follia
spezzando l'ovvio, al non baciare
saturo di farfalle che applaudono
sorrisi nudi d'ogni punto fermo
assoluti, gustando nespole col vino
seduti a un tavolo di noce stinto
e al capo tavola lei, soltanto
il resto è aspettare
su una punta d'universo
al cioccolato nero
a volte considero la parola come acqua, che sa insinuarsi in tutte le fessure. in questo caso, creta, ma nemmeno perché non secca, resta sempre modellabile. più come plastilina allora