passeggiando
lunedì 26 agosto 2019 14:24
Provo a raccontarti sfidando
i perimetri lontani delle
mie parole, la mia timidezza
quando chiudo gli occhi e
provo a disegnare tutto il mio
stupore mentre come il giorno
davanti a me compare la distesa
azzurra del tuo sguardo.
Tu una melodia che mi viaggia
intorno e che quando vuole,
appena in un secondo, dolce
arriva al cuore. Una poesia
che non s’accontenta tra le
vie del foglio e puoi
ritrovare dentro il mio silenzio
dove soffia forte il bene che
ti voglio... Non servono consigli
che non parlino d’amore, infallibili
tabelle o mete verso la perfezione.
Amore, ci basta questa intesa!
Le mie e le tue parole.
Il presente dentro gli occhi
a illuminare strade sconosciute
da fare ancora insieme
Versolibero
lunedì 21 ottobre 2019 06:14

Provo a raccontarti sfidando
i perimetri lontani delle
mie parole, la mia timidezza
.................

che non s’accontenta tra le
vie del foglio e puoi



Se fossi una maestra dei vecchi tempi, quando vedo versi che finiscono in questo modo, prenderei una bacchetta e zacchete sulle dita 😀🙄

La versificazione è importante come lo sono le parole e i contenuti



Provo a raccontarti sfidando
i perimetri lontani delle
mie parole, la mia timidezza
quando chiudo gli occhi e
provo a disegnare tutto il mio
stupore mentre come il giorno
davanti a me compare la distesa
azzurra del tuo sguardo.

................
ritrovare dentro il mio silenzio
dove soffia forte il bene che
ti voglio... Non servono consigli
che non parlino d’amore, infallibili
tabelle o mete verso la perfezione.
Amore, ci basta questa intesa!
Le mie e le tue parole.



Anche su questo devo pronunciarmi con un NO: troppi, troppi possessivi!




Tu una melodia che mi viaggia
intorno e che quando vuole,
appena in un secondo, dolce
arriva al cuore.
Una poesia
che non s’accontenta tra le
vie del foglio e puoi
ritrovare dentro il mio silenzio
dove soffia forte il bene che
ti voglio...
Non servono consigli
che non parlino d’amore, infallibili
tabelle o mete verso la perfezione.
Amore, ci basta questa intesa!
Le mie e le tue parole.





NO e ancora dico NO.
Non siamo al festival di Sanremo 😵 🤥
Secondo me la poesia deve evitare come la peste le sdolcinature e il sentimentalismo, e andare oltre la poesia diaristica.
Non dico che non si possa parlare d'amore, anzi!, ma almeno evitiamo il troppo esplicito.
SI' alla dolcezza, NO alle sdolcinature.

Vorrei vedere QUI una seconda versione. Lavoraci sopra.

P.S.

Ho letto dopo moltissimo tempo la tua ffz mail, ma preferisco esternare il mio feedback in questo luogo affinché sia a beneficio (a beneficio!!!!!??????!!!!! - senza alcuna presunzione da parte mia) di ciascuno. Altrimenti che laboratorio sarebbe?


Ciao, e non demordere 🙂






passeggiando
martedì 12 novembre 2019 21:56
Ciao Rosy, sempre graditissimi i tuoi commenti e consigli da qualunque mezzo provengano:-). Soprattutto apprezzo la tua schiettezza nel commentare perché ritengo che sia un modo per poter migliorare anche quando si tratta di dover rivedere, come in questo caso, tutto ciò che si era scritto. In base ai tuoi suggerimenti, ho riscritto il testo che riporto di seguito, sperando almeno di essere riuscito a migliorare qualche passaggio:-). Un saluto, Michele


Provo a raccontarti
accarezzando i perimetri
delle parole,
nella timidezza
quando filtra
lo stupore
per la distesa azzurra
del tuo sguardo.
Sei una melodia
che viaggia intorno,
una poesia in cammino
che non si accontenta
delle vie del foglio
e cerca nel silenzio
le mie e le tue parole
macrino
mercoledì 13 novembre 2019 11:00
Re:
Versolibero, 21/10/2019 06.14:


Provo a raccontarti sfidando
i perimetri lontani delle
mie parole, la mia timidezza
.................

che non s’accontenta tra le
vie del foglio e puoi



Se fossi una maestra dei vecchi tempi, quando vedo versi che finiscono in questo modo, prenderei una bacchetta e zacchete sulle dita 😀🙄

La versificazione è importante come lo sono le parole e i contenuti



Provo a raccontarti sfidando
i perimetri lontani delle
mie parole, la mia timidezza
quando chiudo gli occhi e
provo a disegnare tutto il mio
stupore mentre come il giorno
davanti a me compare la distesa
azzurra del tuo sguardo.

................
ritrovare dentro il mio silenzio
dove soffia forte il bene che
ti voglio... Non servono consigli
che non parlino d’amore, infallibili
tabelle o mete verso la perfezione.
Amore, ci basta questa intesa!
Le mie e le tue parole.



Anche su questo devo pronunciarmi con un NO: troppi, troppi possessivi!




Tu una melodia che mi viaggia
intorno e che quando vuole,
appena in un secondo, dolce
arriva al cuore.
Una poesia
che non s’accontenta tra le
vie del foglio e puoi
ritrovare dentro il mio silenzio
dove soffia forte il bene che
ti voglio...
Non servono consigli
che non parlino d’amore, infallibili
tabelle o mete verso la perfezione.
Amore, ci basta questa intesa!
Le mie e le tue parole.





NO e ancora dico NO.
Non siamo al festival di Sanremo 😵 🤥
Secondo me la poesia deve evitare come la peste le sdolcinature e il sentimentalismo, e andare oltre la poesia diaristica.
Non dico che non si possa parlare d'amore, anzi!, ma almeno evitiamo il troppo esplicito.
SI' alla dolcezza, NO alle sdolcinature.

Vorrei vedere QUI una seconda versione. Lavoraci sopra.

P.S.

Ho letto dopo moltissimo tempo la tua ffz mail, ma preferisco esternare il mio feedback in questo luogo affinché sia a beneficio (a beneficio!!!!!??????!!!!! - senza alcuna presunzione da parte mia) di ciascuno. Altrimenti che laboratorio sarebbe?


Ciao, e non demordere 🙂









Concordo.
Versolibero
domenica 17 novembre 2019 05:42
Re:
passeggiando, 12/11/2019 21.56:

Ciao Rosy, sempre graditissimi i tuoi commenti e consigli da qualunque mezzo provengano:-). Soprattutto apprezzo la tua schiettezza nel commentare perché ritengo che sia un modo per poter migliorare anche quando si tratta di dover rivedere, come in questo caso, tutto ciò che si era scritto. In base ai tuoi suggerimenti, ho riscritto il testo che riporto di seguito, sperando almeno di essere riuscito a migliorare qualche passaggio:-). Un saluto, Michele


Provo a raccontarti
accarezzando i perimetri
delle parole,
nella timidezza
quando filtra
lo stupore
per la distesa azzurra
del tuo sguardo.
Sei una melodia
che viaggia intorno,
una poesia in cammino
che non si accontenta
delle vie del foglio
e cerca nel silenzio
le mie e le tue parole





Ciao Michele :)

innanzitutto mi fa piacere che tu abbia questa voglia di migliorare e la capacità di metterti in discussione: non è da tutti, sai, ma è la strada giusta per fare sempre un passo più avanti :)

La prima fase del lavoro consisteva nel togliere il di più e l'hai fatto, abbastanza bene direi; ora però alla mia lettura risulta un po' troppo smilza e sfuggente, sarà anche per i versi troppo brevi, gli a capo troppo veloci?

Questi due versi non mi convincono

delle parole,
nella timidezza

Prova ad allungare i versi: io ti do uno spunto e per mio gusto ho modificato un po' gli ultimi versi così:


Provo a raccontarti la mia timidezza
sfidando i perimetri delle parole
quando chiudo gli occhi
intento a disegnare lo stupore
mentre come il giorno
davanti a me compare
la distesa azzurra del tuo sguardo.

Sei melodia che mi viaggia intorno
poesia che non s’accontenta
delle vie del foglio
ma cerca di sentire nel silenzio
vibrazioni tra le mie e le tue parole.

Non servono infallibili tabelle
o mete verso la perfezione:
basta il presente
a illuminare strade sconosciute
dove andare nella stessa direzione



Spero di non aver cambiato alcun significato; io penso che è molto più significativa l'idea di camminare nella stessa direzione; mentre l'aggiunta di "vibrazioni" "tra le mie e le tue parole" comprende un non detto nel detto, qualcosa di intuitivo ed implicito; e la poesia deve essere non troppo esplicita ma evocativa.

Gli spazi tra le strofe lasciano "respirare" e assimilare meglio i versi.


Cosa ne pensi?

Ciao








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