Nota vertigine

ggiacinto
domenica 13 ottobre 2013 11:53

-2013-

fermo col silenzio al soffitto
parlerà di sedie incomode
scartando guance da pruriti immaginari
quel disagio sulla fronte
ad ogni giro di pollici

mostra fiero la lingua
giusto accorto d'esser vivo
brusio di farfalle alle gambe immobili
non ricorda dove ha poggiato gli occhi
sul pavimento ricrea vertigini
e il cielo lì fuori non sa d'aria.

ggiacinto
giovedì 6 febbraio 2014 09:54
Fabella, vorrei riproporvi questa poesia per capire se è davvero incomprensibile, e improbabile...

Eppure è questa la forma in cui mi ritrovo...

[SM=x2823269]

garofano a.
giovedì 6 febbraio 2014 13:06
Se vuoi sapere se sia incomprensibile ti posso dire che a me da delle sensazioni, di disagio paura , forse un uomo sulla carrozzella, ma tanti altri potrebbero essere i soggetti, per cui non posso sapere cio' che "tu" intendi ma sicuramente versi che danno emozioni forti "per chi vuole veramente sentire" , che poi e' cio che la poesia deve fare.
Quando leggo non mi pongo mai il problema di entrare nella sensibilita' dell'autore,sprecherei magari tempo a scervellarmi nel ma forse puo' darsi, piuttosto di usare la mia sensibilita' per ottenere emozioni da quei versi, e i tuoi ne danno tante.

Ciao Pino [SM=x2823269]
ggiacinto
giovedì 6 febbraio 2014 13:23
Si Pino, disagio e paura a libera interpretazione, anche se volevo tradurre la tipica vertigine da sindrome di panico...

A parte tutto, tempo fa questo testo ha ricevuto giudizi negativi, come se fosse un testo informe, incomprensibile nel genere e nella forma. Eppure mi sembra così trasparente!

[SM=x2823269]

lastrega.65
giovedì 6 febbraio 2014 15:24
a me da la sensazione di caduta precipitosa da se stessi senza appiglio disponibile
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