Re:
macrino, 13/11/2020 13:19:
Che cos’è questo sogno
che scontorna gli attimi?
Ci abbraccia la notte.
Cerco i tuoi occhi smarriti
dove splende ancora
il riverbero pericolante
delle costellazioni.
Rabbrividisci:
lo spettro del vento attraversa
frange di buio,
la quiete si spezza
nell’acciottolio
- passi di attardati viandanti -
il tempo si paralizza
per l’attesa.
Ora intrecci poche parole
sul velo dell’aurora,
si sfilaccia l’orizzonte,
perduto oltre l’azzurro
ed io non so se quest’ora stranita,
consumata senza te,
sia una vana agonia
o il confine di un ritorno.
Qui il dolore si fa arrendevolmente dolce e struggente.
"Passi di attardati viandanti": a me è il suono di "attardati viandanti" che non piace. Comunque quel verso potrebbe anche non esserci. Oltretutto spezza la scorrevolezza e incisività della strofa.
Idem per "riverbero pericolante", lascerei solo "riverbero delle costellazioni"
Comunque sono inezie, posso dire Molto Bella.
Ciao.