Per un istante

notturnoop09
sabato 11 agosto 2007 01:15
Così
per un istante avevo creduto di vivere
come quando un giorno d’estate ti portano al mare
la prima volta
ora che tu non ricordi più
neanche il preciso momento

guardavi il verde dallo scoglio toccare il palmo del sole
distante un’idea
ed era tutto lì
secchiello e paletta e
castelli di noi
come un maglione pronto per l’inverno da indossare
quel profumo che ti porta chissà dove
il vento sulla strada

così ho assaporato la crostata di mele
fatta da mia nonna
il gelato al pistacchio che dal cono
piangendo si squagliava sempre

eppure non esiste una finzione più atroce
quel corto cannocchiale per bambini
con mondi di vetro e colori ed
uomini che ruotano nella camminata
di pazzi idioti sullo sfondo

così come esiste un inizio e una fine
il tempo della telefonata e dell’addio
dovuto

come il gambero rosso che torna ridendo
in dietro
la tazza per la colazione
e i fiori nella stanza

quando è ancora mezzanotte
e la luna è alta sulle spalle del cielo

quando i grilli d’improvviso non cantano
ed i corpi si fermano
sul crinale di un’azzurra
follia

allora tu mi baciasti
in quel letto di sfatto silenzio
una domenica di maggio tra le formiche

e negl’occhi tutta sola la tristezza
dell’amore.
pierrot--
sabato 11 agosto 2007 18:07
L'ho letta tante volte. Un cadere di parole affascinanti.
Ho immaginato questo sentimento così profondo e vissuto nella purezza. Tanto da viaggiare nel tempo. nell'infanzia.

Per poi scoprire che tutto non può essere il sapore dei bambini.
La leggerò ancora. Veramente molto molto bella. Grazie
apassoleggero
domenica 12 agosto 2007 00:36

Pur avendo poco tempo, ho riletto più volte questa tua e la trovo bella però [SM=g27986] ... penso risulterebbe molto più intensa se tu provassi a scriverla come prosa, un mini racconto oppure con un bel verso lungo...

Ciao Vale, è sempre un grande piacere ritrovarti [SM=g27985]

Anna







grisby60
domenica 12 agosto 2007 10:23
Le sensazioni che descrivi in questa tua sono nel DNA di tutti noi, l'ho letta più volte per renderla mia il più possibile ... piaciuta!
ormedelcaos
domenica 2 settembre 2007 08:56


quel profumo che ti porta chissà dove
il vento sulla strada



Questo diaframma della parola condotta dove non c'è più legame, è il tuo dono poetico, caro Valerio, che porge, senza dare risposte, all'attesa.
In questa c'è più desiderio di colmare quell'abisso, e, per me, la tua poetica si appesantisce volgendosi alla logica puntuale del ricordo; perdendo in leggerezza:....comeil vento sulla strada...



notturnoop09
domenica 2 settembre 2007 11:53
Un analisi perfetta Walter, dico davvero!
Non mi capita praticamente mai di riconoscermi in ciò che dice un lettore su di una mia poesia...
Io infatti rispetto ogni opinione, è chiaro; l'arte è una sorta di vaso di Pandora emozionale e l'opera sta come lì, sospesa, pronta a raccogliere ogni pensiero e palpito interiore di chi vi si accosti; che può essere lo stesso autore come qualsisasi altra persona, ma la cosa non cambia affatto!
Ciò che pensa il poeta o il pittore o lo scultore od il compositore della propria "creatura", infatti, ha esattamente lo stesso valore delle impressioni del suo occasionale fruitore; e per me il bello è proprio questo!
Inoltre, l'artista crea sempre per se stesso e non per gli altri, ache se - una volta compiuta l'opera - è come se si "beasse", in un certo senso, di una dimensione universale raggiunta e messa lì, a disposizione di tutti; è un po' complicato, forse, da spiegare, ma non saprei come altro dirlo...
Per ciò, al sunto di tutto il mio complicato discorso, conta assai poco o niente che poeta e lettore o critico concordino sul senso, il significato, le impressioni, la scelta dei vocaboli ecc ecc di quella poesia... Ma non è inutile, però, che si parli intorno alla poesia! Non è questo che volgio dire! Anzi! L'importante risiede proprio e solo in questa differenza di vedute, ma non nella loro confluenza in un unicum...
Mi sarò fatto capire? Mumble mumble... Dubito... [SM=g27994]
Vabbe', comunque stammi bene Walter ed un saluto a tutti gli altri poeti!
Vale [SM=g27985]
te_verde
venerdì 14 settembre 2007 13:30
Quanta dolcezza e quanti spunti di riflessione...
Piaciuta davvero molto.


sandra
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