Un analisi perfetta Walter, dico davvero!
Non mi capita praticamente mai di riconoscermi in ciò che dice un lettore su di una mia poesia...
Io infatti rispetto ogni opinione, è chiaro; l'arte è una sorta di vaso di Pandora emozionale e l'opera sta come lì, sospesa, pronta a raccogliere ogni pensiero e palpito interiore di chi vi si accosti; che può essere lo stesso autore come qualsisasi altra persona, ma la cosa non cambia affatto!
Ciò che pensa il poeta o il pittore o lo scultore od il compositore della propria "creatura", infatti, ha esattamente lo stesso valore delle impressioni del suo occasionale fruitore; e per me il bello è proprio questo!
Inoltre, l'artista crea sempre per se stesso e non per gli altri, ache se - una volta compiuta l'opera - è come se si "beasse", in un certo senso, di una dimensione universale raggiunta e messa lì, a disposizione di tutti; è un po' complicato, forse, da spiegare, ma non saprei come altro dirlo...
Per ciò, al sunto di tutto il mio complicato discorso, conta assai poco o niente che poeta e lettore o critico concordino sul senso, il significato, le impressioni, la scelta dei vocaboli ecc ecc di quella poesia... Ma non è inutile, però, che si parli intorno alla poesia! Non è questo che volgio dire! Anzi! L'importante risiede proprio e solo in questa differenza di vedute, ma non nella loro confluenza in un unicum...
Mi sarò fatto capire? Mumble mumble... Dubito...
Vabbe', comunque stammi bene Walter ed un saluto a tutti gli altri poeti!
Vale