quante volte
sono tornata su questa poesia, Cristina, che sprizza passione sì, ma è come se leggessi il trasferimento immediato di tale passione su carta. Pare ti abbia coinvolto un'ispirazione istintiva, che ha fornito sì una base molto sentita, ma grezza su cui lavorare ancora.
Da qui forse, la tua intenzione di discuterne nel laboratorio.
Quindi vado a darti le mie impressioni
Cambierei così la grafica delle strofe: mi sembra che si potrebbe lavorare meglio sul significato. Trovo la penultima strofa, superflua: la eliminerei perché stabilisce localizzazioni precise
, che fanno scendere di tono il contesto.
Perditi
nel suono ch'esce
dalla conchiglia rotta
del
mio cuore
perditi
e senza senno affonda
la
tua spada di pensieri
densa di destino
nell'acqua (santa) del
mio corpo
(santa) e maledetta
come la terra che beve
il sangue dei martiri.
Accoglierò i
tuoi tormenti,
i
tuoilamenti
quella stanchezza dell'andare, sempre
come seme spinto verso la vita
Trasformerò l'amore
in oro sciolto
e ne berremo in due
per morirne
come Uno.
Ho evidenziato i punti sui quali porrei attenzione: comincerei ad alleggerirla di qualche possessivo. Solo in seguito rivedrei alcune espressioni, sulle quali, se ti va, potremmo tornare insieme.
Percorro adesso una moda che gira in rete. Quella di rimandarti alla lettura di come viene trattato il verso da una bravissima poetessa, che dovresti tenere presente come esempio di sintesi
Ti riporto qui dei suoi versi, ma ti prego, non avertene a male: lei è molto brava
avvicendo bagni d'alga
tra le ciglia
ti sento
risacca che ritorna
e lascio andare
stanca
Ecco proverei a trattare ogni strofa, così, con questa magistrale capacità di sintesi
Fammi sapere. un abbraccio forte
daniela
Modificato da filodiseta 13/05/2007 9.41