Prima o poi

lastrega65
venerdì 23 marzo 2012 15:49
Prima o poi le troverò le mie parole
ne sento il peso sul dorso della mano
all'angolo dell'occhio, spinte al fianco

le sento respirare come il mare al molo
quando l'estate ancora nicchia ad arrivare
e le braccia già fremono di nuoto

voglio bruciare in questo navigarmi
sentire il canto delle lacrime di cera
nel consumarsi piano di una candela
morgan4
venerdì 23 marzo 2012 16:50
mah, io mi accontenterei anche di scrivere parole d'altri.. [SM=g8172]
lastrega65
venerdì 23 marzo 2012 17:27
Re:
morgan4, 23/03/2012 16.50:

mah, io mi accontenterei anche di scrivere parole d'altri.. [SM=g8172]



come si fa?
fabella
venerdì 23 marzo 2012 18:06
Re:
lastrega65, 23/03/2012 15.49:



Prima o poi le troverò le mie parole
ne sento il peso sul dorso della mano
all'angolo dell'occhio, spinte al fianco

le sento respirare come il mare al molo
quando l'estate ancora nicchia ad arrivare
e le braccia già fremono di nuoto

voglio bruciare in questo navigarmi
sentire il canto delle lacrime di cera
nel consumarsi piano di una candela




devo trovare anch'io le parole giuste per commentare questa tua che ha cose che mi piacciono, ma altre che sento ancora forzate, come il fremere, il bruciare, le lascrime di cera della candela. e l'insistenza delle rime interne che trovo in molti tuoi scritti. forse è questo il disordine al quale mi riferisco. penso che certe forzature tu le possa liberamente esprimere nei tuoi virtuosismi, ma che invece debbano essere escluse da un linguaggio che possa portarti sulla strada della poesia contemporanea.

uhhhh sono stanchissima e non so se sono riuscita a dire bene [SM=g7535]




lastrega65
venerdì 23 marzo 2012 20:03
Re: Re:
fabella, 23/03/2012 18.06:



devo trovare anch'io le parole giuste per commentare questa tua che ha cose che mi piacciono, ma altre che sento ancora forzate, come il fremere, il bruciare, le lascrime di cera della candela. e l'insistenza delle rime interne che trovo in molti tuoi scritti. forse è questo il disordine al quale mi riferisco. penso che certe forzature tu le possa liberamente esprimere nei tuoi virtuosismi, ma che invece debbano essere escluse da un linguaggio che possa portarti sulla strada della poesia contemporanea.

uhhhh sono stanchissima e non so se sono riuscita a dire bene [SM=g7535]








benissimo fabella, grazie davvero...rime interne come bruciare e arrivare respirare eh? Le metto inconsapevolmente... questo era solo un pensiero postato apposta per discutere ancora con te...ok partiamo da qui e vediamo:

Prima o poi le troverò le mie parole
ne sento il peso sul dorso della mano
all'angolo dell'occhio, spinte al fianco

le sento respirare come il mare al molo
quando l'estate ancora nicchia in gemma
e le braccia sono già tese al nuoto

ho così fame di questo navigarmi
di denudare il canto in spezzarsi lieve
offrendo al vento tutte le fessure [SM=g7535]
fabella
venerdì 23 marzo 2012 21:08
eccomi, anche se sono stanca motta [SM=g8231]


Prima o poi (le) troverò le mie parole
ne sento il peso sul dorso della mano
all'angolo dell'occhio, spinte al fianco

le sento respirare come il mare al molo
quando l'estate ancora nicchia in gemma
e le braccia sono già tese al nuoto

ho così fame di questo navigarmi
di denudare il canto in spezzarsi lieve
offrendo al vento tutte le fessure






ti segnalo in grassetto quelle che allargherei nella struttura, traducendole in un linguaggio più naturale, simile al parlato.

vediamo quali alternative tiri fuori (ne avevo segnato altre, ma cominciamo con queste dai), per poi confrontare la forma diversa.


era importante quel pezzo che hai tolto alla poesia di Tonino Guerra, perché là c'era l'esempio di tutto quello che vorrei dirti. Appena puoi rimettilo sotto il testo.

Ultima cosa: nella prima strofa metti 3 elementi

sul dorso della mano
all'angolo dell'occhio, spinte al fianco


ecco, vedi, sono tutti al singolare. in questi casi varierei con un plurale

sul dorso della mano
all'angolo dell'occhio, spinte sui fianchi (per esempio)

insomma così, mi hai capita


credo di avere intriso tutto di stanchezza, ma almeno mi sono rilassata un po'


[SM=x2823269]
lastrega65
sabato 24 marzo 2012 20:21
Re:
fabella, 23/03/2012 21.08:

eccomi, anche se sono stanca motta [SM=g8231]


Prima o poi (le) troverò le mie parole
ne sento il peso sul dorso della mano
all'angolo dell'occhio, spinte al fianco

le sento respirare come il mare al molo
quando l'estate ancora nicchia in gemma
e le braccia sono già tese al nuoto

ho così fame di questo navigarmi
di denudare il canto in spezzarsi lieve
offrendo al vento tutte le fessure






ti segnalo in grassetto quelle che allargherei nella struttura, traducendole in un linguaggio più naturale, simile al parlato.

vediamo quali alternative tiri fuori (ne avevo segnato altre, ma cominciamo con queste dai), per poi confrontare la forma diversa.


era importante quel pezzo che hai tolto alla poesia di Tonino Guerra, perché là c'era l'esempio di tutto quello che vorrei dirti. Appena puoi rimettilo sotto il testo.

Ultima cosa: nella prima strofa metti 3 elementi

sul dorso della mano
all'angolo dell'occhio, spinte al fianco


ecco, vedi, sono tutti al singolare. in questi casi varierei con un plurale

sul dorso della mano
all'angolo dell'occhio, spinte sui fianchi (per esempio)

insomma così, mi hai capita


credo di avere intriso tutto di stanchezza, ma almeno mi sono rilassata un po'


[SM=x2823269]




rimessa...sotto la poesia per Tonino. Ora studio...tu intanto dimmi che ti fa venire in mente quel ricordo, io riguardo questo e tiro fuori le alternative...se ci riesco.
lastrega65
sabato 24 marzo 2012 21:18
Prima o poi troverò le mie parole
forse sassi nascosti sotto i sassi
abbassando la pretesa di poesia
riducendo il senso a sentirne il peso

_ sembra facile sai, ma che fatica_

Io le vedo scritte sulle pareti di ogni stanza
sul dorso della mano, all'angolo degli occhi
spinte al fianco

le sento respirare come il mare al molo
quando l'estate è ancora primavera stanca
ma le braccia già si uniscono in preghiera al tuffo

che meraviglia il confondersi con l'onda
e fare il morto con lo sguardo al cielo

ho così fame di questo navigarmi
di denudare il canto in spezzarsi lieve
offrendo al vento tutte le fessure

sono semi che forse fioriranno
o briciole di me che solo io respiro
a continuare a farmi compagnia.
fabella
domenica 25 marzo 2012 08:04
uh, che lavorone!!!

comunque non ti chiedevo tanto. solo un'alternativa alle espressioni in grassetto per distenderle un po'.

la mia intenzione sarebbe quella di avvicinarti ad un linguaggio più naturale... al salto di qualità, insomma dal tuo livello acquisito che è già abbastanza buono. quindi pian piano, anche grazie alle letture che ti ho consigliato cercare di abbandonare poco alla volta quelle espressioni che mantengono quell'alone di enfasi che non fa più parte della poesia che si evolve.

Spero che di là da Tonino Guerra, riesca a spiegarmi in modo concreto...

Una buona domenica a te [SM=x2823269]
lastrega65
domenica 25 marzo 2012 12:29
Re:
fabella, 25/03/2012 08.04:

uh, che lavorone!!!

comunque non ti chiedevo tanto. solo un'alternativa alle espressioni in grassetto per distenderle un po'.

la mia intenzione sarebbe quella di avvicinarti ad un linguaggio più naturale... al salto di qualità, insomma dal tuo livello acquisito che è già abbastanza buono. quindi pian piano, anche grazie alle letture che ti ho consigliato cercare di abbandonare poco alla volta quelle espressioni che mantengono quell'alone di enfasi che non fa più parte della poesia che si evolve.

Spero che di là da Tonino Guerra, riesca a spiegarmi in modo concreto...

Una buona domenica a te [SM=x2823269]




si...un lavoro che mi è piaciuto molto fare...ora so da dove partire.
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