Profilo centro

...secondo il tema proposto, lo specchio

profilo destro

dev'essere quel bastardo
esemplare maschio
mascelle siglate agli anta
cranio lustro un taglio
sbieco alla guardata
voce disfatta al fumo

vino rosso
crudo alle frottole
broglia sabbia e non ha fole

profilo sinistro

adolescente informe
mento sporto, fronte alta
sfugge il naso di cera
l'occhio atterrito
versi a guance buffe
brevi farfugli

a quel sorriso idiota
non si presta fede
e arrossisce
con la corona alle tempie

profilo centro

la concubina è
in pausa, l'altro
s'è vestito a festa

mi sgrano a guardare.

per me è una meraviglia. te l'avrei chiesta se avessi aspettato ancora a pubblicarla. e faccio mio il commento di chi ti riconosce la capacità di mettere tutti i piani sullo stesso piano. geniale il paragone col cubismo... una di quelle cose alla quale avrei voluto arrivare ...io

Oh grazie Fabella! Sono contento che in questo testo sia apparso un dipinto, come dicevo sarà l'astinenza dei pennelli, vuoi o non vuoi, non si possono sviare le proprie attitudini! Quando la poesia è fuga da se stessi, lei ti ritrova,

almeno, è proprio questa la mia esperienza con la poesia

per quanto mi riguarda, la presenza dei pennelli è dappertutto, nonostante anch'io ne sia in astinenza da parecchio. mi ha fatto molto bene l'incontro con la pittura della tua amica Scipona, libera da contagi, come bene hai detto, e tanto, tanto ricca di poesia.

una persona a me molto cara, mi sta convincendo a riprendere i pennelli, perché io recuperi spazi più ampi alla mia "arte" (parola grossa, ma è per intenderci). comunque, secondo lui sta proprio lì, la strada principale. anche quella della mia poesia.

buon giorno a te ggiacinto

Allora c'ho azzeccato pittore dai velluti rossi lo sei davvero

Continuo scoprirti artista eclettico


Dimenticavo anche questa volta hai dipinto con colori che mi piacciono


"forti"

Grazie Pino...soprattutto dei "velluti" (ma ho usato le croci per scacciare l'effimero come si fa con i demoni), ho difficoltà con la materia, e il disegno, la pittura, la grafica, hanno tempi diversi dai miei, lo scrivere ha quell'immediatezza che ho sempre voluto.



ultimamente notti insonni, l'effimero mi chiama, ricordandomi che sono roba sua, e nella vita bisogna scegliere...oppure giocare.

Mi è piaciuta molto. Una poesia ben costruita, scelta lessicale azzeccata che offre una visione "pittorica". .



Vertigo.

il dipinto che parla... geniale!

ha un sapore millenovecentotrentasei servito su un piatto rettangolare ocra mod. 2013

che bel testo, vado a rileggere.



S

Grazie al_qantar, e bentornato tra noi!

Uh, che bella Ggiacinto!
Da rileggere, sì sì!