Quel piccolo male di vivere

garofano a.
sabato 11 maggio 2013 03:09
E' uscita di botto cosi' a tarda notte ricordi lontani ma forti,
spero nella vostra benevolenza


Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo al petto
come fossi la mia aria
spaesata come soffio
tra filari e campi di nocciolo
arrivava come sasso alle narici
l'odore del tuo alito smarrito

la voglia di vivere s'era persa
tra vicoli di neuroni e recettori
ti appendevi ai tuoi singhiozzi
ne dondolavi come un'altalena

cercavo le parole
sfiorandoti i capelli corti
ma la gola si strozzava
il troppo amore aveva sete

e l'acqua fuori che veniva giu'
ed io foglia di settembre
che non so posarmi
fabella
sabato 11 maggio 2013 09:04
Re:
garofano a., 11/05/2013 03:09:

E' uscita di botto cosi' a tarda notte ricordi lontani ma forti,
spero nella vostra benevolenza


Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo al petto
come fossi la mia aria
spaesata come soffio
tra filari e campi di nocciolo
arrivava come sasso alle narici
l'odore del tuo alito smarrito




A te le cose di botto escono sempre come una buona base, che devi imparare da solo a perfezionare per trasformarla in poesia.


Vediamo insieme come fare:

hai ribadito troppo la percezione aerea: aria/soffio/odore/alito

poi guarda quante volte hai ripetuto: il "come",

i sinonomi, che alla fine sono ripetizioni: spaesata/smarrito/, aria/soffio/alito,

le associazioni: narici/odore.

poi qualcosa di inutile: al petto/la mia

mente i campi di nocciolo li ho modificati solo per pareggiare la lunghezza del verso.

quindi vedi quanta roba da sgrossare??? provi tu a rileggere qui con me le altre strofe. magari una alla volta [SM=g8154]


Risulterebbe più o meno così:

Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo come fossi aria
tra filari e campi di nocciolo
ed era un sasso alle narici
il tuo alito smarrito




ho eliminato l'espansione odore/alito [SM=g10324]


garofano a.
sabato 11 maggio 2013 09:25
s'era persa la voglia di vivere
tra vicoli di neuroni e recettori
ti appendevi ai singhiozzi
ne dondolavi l'altalena

cercavo le parole
sfiorandoti i capelli corti
ma la gola si strozzava
il troppo amore aveva sete
fabella
sabato 11 maggio 2013 09:26
fabella, 11/05/2013 09:04:




Risulterebbe più o meno così:

Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo come fossi aria
tra filari e campi di nocciolo
ed era un sasso alle narici
il tuo alito smarrito







anche se preferisco la versione che ho in seguito modificato, perché il binomio alito e narici non mi convince

Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo come fossi aria
tra filari e campi di nocciolo
ed era un sasso alle narici
il tuo smarrimento


ma anche spaesamento è persino più musicale e si sente di più il vuoto attorno


Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo come fossi aria
tra filari e campi di nocciolo
ed era un sasso alle narici
il tuo spaesamento
fabella
sabato 11 maggio 2013 09:35
Re:
garofano a., 11/05/2013 09:25:

s'era persa la voglia di vivere
tra vicoli di neuroni e recettori
ti appendevi ai singhiozzi
ne dondolavi l'altalena

cercavo le parole
sfiorandoti i capelli corti
ma la gola si strozzava
il troppo amore aveva sete



questi tue termini mi sembrano un po' messi lì come funghi... in un contesto così struggente.


per il resto lascio un attimo sedimentare. attendo di mettere a fuoco le soluzioni da proporti per ragionare su questi due frammenti. intanto non abbiamo fretta... o no?


[SM=g2834784]

dimenticavo

la chiusa è molto bella


(ed) io foglia di settembre
che non so posarmi


non toccarla per niente al mondo


[SM=x2823269]
garofano a.
sabato 11 maggio 2013 09:56
(ed) io foglia di settembre
che non so posarmi


non toccarla per niente al mondo

E non la tocco e' il senso di tutta la poesia

neuroni e recettori hai ragione, e' stata la prima cosa che ho visto,

ma non so come far intendere come la depressione sia fatto fisico e non

mentale
garofano a.
sabato 11 maggio 2013 10:54
Direi che cosi' non stravolgo ma chiarisco

Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo al petto
piu' della mia vita
spaesata come soffio
tra filari e campi di nocciolo
mi stofinavi il volto
di sofferenza senza senso (motivo)

la voglia di vivere s'era persa
tra vicoli a lampioni spenti
ti appendevi ai singhiozzi
ne dondolavi l'altalena

cercavo le parole
sfiorandoti i capelli corti
ma la gola si strozzava
il troppo amore aveva sete

e l'acqua fuori che veniva giu'
ed io foglia di settembre
non so posarmi
fabella
sabato 11 maggio 2013 11:21
Re:
garofano a., 11/05/2013 10:54:

Direi che cosi' non stravolgo ma chiarisco



la voglia di vivere s'era persa
tra vicoli a lampioni spenti
ti appendevi ai singhiozzi
ne dondolavi l'altalena





perché una metafora? perché non chiamarla con il suo nome

tipo, secondo quello che vuoi dire

memoria, fibra, energia, arbitrio ecc.

attenzione comunque a debanalizzare quella voglia di vivere, che è un po' scontata. potresti anche pensare di toglierla inserendo un termine specifico al posto di lampione


i secondi due versi, perfetti

fabella
sabato 11 maggio 2013 11:23
Re:
garofano a., 11/05/2013 10:54:



Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo al petto
piu' della mia vita
spaesata come soffio
tra filari e campi di nocciolo
mi stofinavi il volto
di sofferenza senza senso (motivo)





stai sempre attento qui... mi raccomando. lascia riposare [SM=g8113]
garofano a.
sabato 11 maggio 2013 11:40
Re: Re:
fabella, 5/11/2013 11:21 AM:




perché una metafora? perché non chiamarla con il suo nome

tipo, secondo quello che vuoi dire

memoria, fibra, energia, arbitrio ecc.

attenzione comunque a debanalizzare quella voglia di vivere, che è un po' scontata. potresti anche pensare di toglierla inserendo un termine specifico al posto di lampione


i secondi due versi, perfetti




Avrei voluto mettere Depressione ma mi sembrava troppo tecnico, ma forse a volte la chiarezza e' piu' incisiva


lastrega.65
sabato 11 maggio 2013 11:43
Re:
garofano a., 11/05/2013 10:54:

Direi che cosi' non stravolgo ma chiarisco

Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo al petto
piu' della mia vita
spaesata come soffio
tra filari e campi di nocciolo
mi stofinavi il volto
di sofferenza senza senso (motivo)

la voglia di vivere s'era persa
tra vicoli a lampioni spenti
ti appendevi ai singhiozzi
ne dondolavi l'altalena

cercavo le parole
sfiorandoti i capelli corti
ma la gola si strozzava
il troppo amore aveva sete

e l'acqua fuori che veniva giu'
ed io foglia di settembre
non so posarmi




come spesso succedeva e succede ancora a me nella riscrittura, nel tentativo di chiarire, hai appesantito il testo.

spaesata come soffio
tra filari e campi di nocciolo
mi stofinavi il volto
di sofferenza senza senso (motivo)
quasi un atutogramma questo verso con tutte queste s che ( a parere mio) lo fanno inciampare, ed anche la chiusa secondo me perde di musicalità, avrei levato ed e tenuto il che

io foglia di settembre
che non so posarmi


anche l'incipit

Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo al petto
piu' della mia vita

troppo esplicativo, mentre è facile dare la stessa visione sfrondando

la voglia di vivere s'era persa
tra vicoli a lampioni spenti
ti appendevi ai singhiozzi
ne dondolavi l'altalena


anche qui si ripete il concetto del buio,già espresso mentre la seconda strofa deve andare avanti e la voglia di vivere la puoi personalizzare o addurre la sua mancanza al vicolo: Ti faccio un esempio:

ha vicoli lunghi l'inverno
la voglia di vivere tace
ti appende ai singhiozzi
nel dondolarti altalena

praticamente la vedrei così:

con il buio tra le mani
ti stringevo, aria
ed era un sasso
il tuo alito smarrito

ha vicoli lunghi l'inverno
la voglia di vivere tace
ti appende ai singhiozzi
nel dondolarti altalena

cercavo le parole
tra i capelli corti
ma la gola si strozzava
d'amore e di sete

piove
io foglia di settembre
che non so posarmi

naturalmente è solo la mia visione. Mi sono permessa perchè è un argomento che mi tocca molto da vicino e che penso vada spiegato a visioni brevi, che ne rispettano il silenzio assurdo che lo circonda. Un bacio grande e un abbraccio.
fabella
sabato 11 maggio 2013 11:52
Re: Re: Re:
garofano a., 11/05/2013 11:40:



Avrei voluto mettere Depressione ma mi sembrava troppo tecnico, ma forse a volte la chiarezza e' piu' incisiva







tra vicoli, il vivere perso
ti appendeva ai singhiozzi
ne dondolava l'altalena

fabella
sabato 11 maggio 2013 12:00
Re: Re:
lastrega.65, 11/05/2013 11:43:



piove
io foglia di settembre
che non so posarmi





molto bella la tua versione Annamaria. Pino avrà sicuramente qualcosa da attingere

sulla strofa finale sono in disaccordo con te, perché il contrasto tra l'imperfetto e il presente sono il nocciolo della poesia, a mio avviso. per quello che personalmente tendo ad affermare, che la poesia è futuro. Pino ci racconta un ricordo. è nel passato. con l'ultima strofa rende il passato, proiezione del futuro. trattandosi inoltre io foglia di settembre /che non so posarmi, un presente che prende passato e futuro insieme.
fabella
sabato 11 maggio 2013 12:12
Re: Re:
fabella, 11/05/2013 09:35:






(ed) io foglia di settembre
che non so posarmi







sì, mi riferisco anch'io alla versione col che [SM=g8139]
garofano a.
sabato 11 maggio 2013 12:15
Cara fabella cerchero' di far riposare,ma se cominci a capire come opero sara' dura, devo dirti che mi soddisfa molto per ora, a parte la prima strofa appesantita e non poco


Cara Annamaria e' grosso il grazie anche per te ho apprezzato cio' che hai scritto e come il tuo gusto a cambiato i versi si vede che li hai sentiti molto, ma per ora sono lontano da quel modo di scrivere pur apprezzandolo veramente, verra' da se il cambiamento quando vorra', ad ogni modo qualcosina te la rubo se non ti dispiace

Un grosso abbraccio a tutte e due, e se non mi conosco male ci staro' su' finche' non risolvo(anatema)
garofano a.
sabato 11 maggio 2013 12:19
Mentre scrivevo l'ultima risposta non avevo letto le vostre di mezzo, ecco ora e' sicuro ci staro' sopra fino a risolverla, tante sono le cose che mi avete regalato su cui lavorare.

[SM=g2829702]
fabella
sabato 11 maggio 2013 12:27
bravo! sembra strano... o forse no, perché mi era successo anche con Annamaria, quanto è difficile sistaccarmi da queste evoluzioni in tempo reale. e succede solo perchè sento in te, come sentivo in lei, la passione profonda per lo scrivere, ma soprattutto il desiderio di migliorare.

Buon w.e. (di lavoro) a te [SM=g8154]


un abbraccione -one -one



[SM=g2829702]
lastrega.65
sabato 11 maggio 2013 16:41
Re:
garofano a., 11/05/2013 12:15:

Cara fabella cerchero' di far riposare,ma se cominci a capire come opero sara' dura, devo dirti che mi soddisfa molto per ora, a parte la prima strofa appesantita e non poco


Cara Annamaria e' grosso il grazie anche per te ho apprezzato cio' che hai scritto e come il tuo gusto a cambiato i versi si vede che li hai sentiti molto, ma per ora sono lontano da quel modo di scrivere pur apprezzandolo veramente, verra' da se il cambiamento quando vorra', ad ogni modo qualcosina te la rubo se non ti dispiace

Un grosso abbraccio a tutte e due, e se non mi conosco male ci staro' su' finche' non risolvo(anatema)




il vero artista non copia, ruba, diceva qualcuno. Lafayette credo. Certo, i miei non volevano assolutamente essere suggerimenti, solo darti un punto di vista diverso che a volte aiuta a chiarire il tuo.

d'accordo con fabella, che la sa lunghissimaaaaa sull'imperfetto e il rpesente all'ultima strofa
garofano a.
sabato 11 maggio 2013 20:18
Re: Re:
lastrega.65, 5/11/2013 4:41 PM:




il vero artista non copia, ruba, diceva qualcuno. Lafayette credo. Certo, i miei non volevano assolutamente essere suggerimenti, solo darti un punto di vista diverso che a volte aiuta a chiarire il tuo.

d'accordo con fabella, che la sa lunghissimaaaaa sull'imperfetto e il rpesente all'ultima strofa



Non devi spiegazioni so benissimo il senso buono di ogni vostro suggerimento, come so che e' impossibile scrivere come altri, ognuno di noi ha un suo stile,prendo sempre i vostri interventi come punti di vista,preziosi, su cui riflettere, magari tutti i forum potessero avere simili scambi di opinioni,cosi' solo per la voglia di aiutare

Un grosso abbraccio e buona domenica

Pino [SM=x2823269]


garofano a.
domenica 12 maggio 2013 09:37
Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo come fossi aria
smarrita tra campi di nocciolo
arrivava prepotente alle narici

s'era assopita la voglia di vivere
su giacigli di memorie
ti appendevi ai singhiozzi
ne dondolavi l'altalena

cercavo le parole
sfiorandoti i capelli corti
ma la gola si strozzava
il troppo amore aveva sete

e l'acqua fuori che veniva giu'
ed io foglia di settembre
che non so posarmi

P.S. indeciso su prima strofa;

Avevo il buio tra le mani
ma ti stringevo al petto, aria
smarrita tra campi di nocciolo
arrivava come sasso alle narici

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