ggiacinto
martedì 2 aprile 2013 11:50
-2013-
concedi giorni al logorio
del dubbio, preghi al sole austero
che s'è vestito di bianco
confondi le carte al gioco
ne inverti il senso al tatto
e non risalta all'occhio
lasciami almeno il rimorso
un segno sul volto inumato
prestato all'atto di una farsa
- e perdonami se non ho battute
la memoria è labile
nelle vesti incomode dell'amico
che non conosce strade assolate
riavvolte in fratte casuali
- nulla chiede e ingessa
le braccia all'impeto
trattiene il respiro
imballato in un ripostiglio
a cieli dipinti
il silenzio guasta
resti prolisso a fissarmi
tanto il disgusto, quanto sano è Amore
quell'ultimo appuntamento stride
la baruffa ne sgrava l'addio
a pieni polmoni
non cedono lacrime
hanno smorfie strette
le converti a pugni e ingiurie
dovresti stringermi
lascia qui il mal d'ossa a parlarne
- forte
garofano a.
giovedì 4 aprile 2013 13:36
Dopo la lettura mi resta l'impressione di una preghiera molto delicata ma allo stesso tempo forte dei contenuti rimarco 2 passaggi:
lasciami almeno il rimorso
un segno sul volto inumato
prestato all'atto di una farsa
il silenzio guasta
resti prolisso a fissarmi
tanto il disgusto, quanto sano è Amore
è sempre un po' difficile per me seguirti ma le impressioni leggendo prendono forma
fabella
lunedì 8 aprile 2013 10:40
Re:
ggiacinto, 02/04/2013 11:50:
-2013-
concedi giorni al logorio
del dubbio, preghi al sole austero
che s'è vestito di bianco
confondi le carte al gioco
ne inverti il senso al tatto
e non risalta all'occhio
ggiacinto
lunedì 8 aprile 2013 11:04
uuuhhh...verso da riscrivere per intero....già!!! Bentornata Fabella!!!