Forse tra i girasoli di Vincent
con luci in punta di dita
sulle terre
Rachele a specchio ripose
oro, vinacce, muffe, ceneri
smesse di bucato
braccia, venate di blu fuoco acceso
sotto la pancia al bue disobbediente
Ebbe conchiglie ai piedi
di arenaria e ricci
e stoppie in scatole di tolla
tra fili zuccherini alla violetta
un vetro rotto sulle messe
e coperture
d’oratori a falle
Venne coi paramenti
il Monsignore
col parroco, il corteo
i chierichetti
Rachele a specchio stemprò
di gigli e velo
dirimpettaio, pergolato e pane
videro cherubini dai capelli
della sposa
alzarsi oltre la pieve