Renato, sua madre

annamariagiannini
lunedì 20 ottobre 2014 14:34
sarebbe stato facile chiudere le mani
intorno al viaggio cancellando le bandiere
affogare sera dopo sera nel mare fatto ventre
che racchiuse i passi piccoli e la voce
ricamati a punto stretto sulla carne

o versare dagli otri tutto il sangue
nel fiume di memorie che s'affanna
mi sbriciola di sassi sulle scale
dove gnomi dispettosi aprono finestre
a far entrare il pianto

sarebbe stato facile nella contraddizione
della semplicità quando è solo una parola
che sceglie tra montagne d'unghie e morsi
o salite di catene alle caviglie

ma tu, tu eri pugno al cielo e occhi ricci
esci da ogni foto con un grido, così
scelgo la montagna e impasto rabbia
lasciando che sia lievito il dolore

prendimi in braccio, fino a dove
luce non darà un senso a notte
fino a quando sarà lotta questa vita
e compagni da difendere agli incroci

non c'è più peso per le tue spalle giovani
lasciate sulla strada come un nulla
ma dove sarà musica il tuo nome e fiore
scritto sulle bocche dei ragazzi
io sarò tua madre e tu respiro, Renato

fabella
sabato 25 ottobre 2014 09:20
Re:
annamariagiannini, 20/10/2014 14:34:

sarebbe stato facile chiudere le mani
intorno al viaggio
cancellando le bandiere
affogare sera dopo sera nel mare fatto ventre
che racchiuse i passi piccoli e la voce
ricamati a punto stretto sulla carne

o versare dagli otri tutto il sangue
nel fiume di memorie che s'affanna
mi sbriciola di sassi sulle scale
dove gnomi dispettosi aprono finestre
a far entrare il pianto

sarebbe stato facile nella contraddizione
della semplicità quando è solo una parola
che sceglie tra montagne d'unghie e morsi
o salite di catene alle caviglie

ma tu, tu eri pugno al cielo e occhi ricci
esci da ogni foto con un grido, così
scelgo la montagna e impasto rabbia
lasciando che sia lievito il dolore

prendimi in braccio, fino a dove
luce non darà un senso a notte
fino a quando sarà lotta questa vita
e compagni da difendere agli incroci

non c'è più peso per le tue spalle giovani
lasciate sulla strada come un nulla
ma dove sarà musica il tuo nome e fiore
scritto sulle bocche dei ragazzi
io sarò tua madre e tu respiro, Renato






trovo la prima parte un po' faticosa. per me occorrerebbe renderla più diretta, rinunciando a tanti spunti, secondo me, forzatamente poetici

ecco per metterla in equilibrio con la seconda parte, in cui il contatto con il tema resta più tangibile

[SM=g2829698]
radikal60
sabato 25 ottobre 2014 10:04
Re:
ciao annamaria, condivido le osservazioni di fabella sulla resa migliore della parte finale rispetto all'inizio, anche se sarei più conservativo, anche perchè mi piace questo tua versificare in modo colloquiale (nel senso di esteso, non frammentario, non teso a ridurre all'osso la struttura della frase) Io eliminerei qua e là qualche aggettivo e soprattutto (fa proprio a pugni con la mia sensibilità, perchè mi sembra estraneo a questa poesia che definirei "virile", se pur scritta da una donna) quell'accenno agli gnomi. Provo anch'io a dare una mia versione

annamariagiannini, 20/10/2014 14:34:

sarebbe stato facile chiudere le mani
intorno al viaggio cancellando le bandiere
affogare sera dopo sera nel mare fatto ventre
che racchiuse la voce e i passi piccoli
ricamati a punto stretto sulla carne

o versare dagli otri il sangue
nel fiume di memorie che s'affanna
mi sbriciola di sassi sulle scale
........(vedi tu)

sarebbe stato facile nella semplicità
quando è solo una parola
che sceglie tra montagne d'unghie e morsi
o salite di catene alle caviglie

ma tu, tu eri pugno al cielo e occhi ricci
esci da ogni foto con un grido, così
scelgo la montagna e impasto rabbia
lasciando che sia lievito il dolore

prendimi in braccio, fino a dove
luce non darà un senso a notte
fino a quando sarà lotta questa vita
e compagni da difendere agli incroci

non c'è più peso sulle tue spalle
lasciate sulla strada come un nulla
ma dove sarà musica il tuo nome e fiore
scritto sulle bocche dei ragazzi
io sarò tua madre e tu respiro, Renato




Chi è questo Renato (sono un po' lontano dai mezzi di comunicazione ultimamente, forse mi sono perso qualcosa...)?


annamariagiannini
martedì 28 ottobre 2014 10:06
Re: Re:
radikal60, 25/10/2014 10:04:

ciao annamaria, condivido le osservazioni di fabella sulla resa migliore della parte finale rispetto all'inizio, anche se sarei più conservativo, anche perchè mi piace questo tua versificare in modo colloquiale (nel senso di esteso, non frammentario, non teso a ridurre all'osso la struttura della frase) Io eliminerei qua e là qualche aggettivo e soprattutto (fa proprio a pugni con la mia sensibilità, perchè mi sembra estraneo a questa poesia che definirei "virile", se pur scritta da una donna) quell'accenno agli gnomi. Provo anch'io a dare una mia versione



Chi è questo Renato (sono un po' lontano dai mezzi di comunicazione ultimamente, forse mi sono perso qualcosa...)?






renato biagetti è il ragazzo ucciso a coltellate nel 2006 da due ragazzini di casa pound dopo una serata a ballare. bambini che hanno ucciso gridando "te lo meriti zecca comunista". una tristezza infinita di cui la nostra generazione è colpevole. questa è stata scritta per la madre, Stefania zuccari, fondatrice delle madri di Città Roma Aperta, che ha fatto della morte di suo figlio lotta, invece che solo pianto. la riguarderò si, grazie
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