grisby60
domenica 12 agosto 2007 10:39
Una vita assemblata
Tra cerniere catodiche
Siamo infissi a coprire il divano


Grida l’untore i suoi piatti del giorno
e sfilate di cani sempre nella diretta.
Siede tronfia la rifatta di turno
con sorrisi che appaion canotti.
Una vespa genuflette se stessa
all’aprire d’una candida porta.
Quattro signori che sanno di furto
parlan tra loro intrecciando le voci.
Per fortuna passan spesso intervalli
per sogni rateali ceduti all’incanto.

Una vita assemblata
Tra cerniere al motore
Siamo infissi a sterrare le strade


Fuma il volante che è fermo vicino
mentre impreca contro un se stesso.
La ferraglia che ha odor di ricchezza
è serpente a sonagli che spruzza veleno.
Formiche alla fila di moderna invenzione
brulicano intorno senza aver formicaio.
Spettatori di un’orda che non ha guerra
uccidono il tempo su binari d’asfalto.
Quattro gabbiani e un cane disperso
ridono liberi di quest’orgia di ferro.

Una vita assemblata
Tra cerniere inceppate
Siamo infissi a coprire il dileggio


Respira distratto il passante nel borgo
cumulato anch’esso a montagne fumanti.
Quindici ratti gaudenti squittiscono un’ode
e studiano il surf scivolando tra i mucchi.
Su un pilastro d’immondizie sommerso
la foto di un fesso è promessa al diverso.
Corrono intorno anche bimbi nei giochi
il cui crescere sani è affidato alla sorte.
Affacciata a un balcone un’anima pia
recita un salmo ed invoca la pioggia.

Una vita assemblata
Tra cerniere da aprire
Siamo infissi da non tenere accostati.


Mille ed uno riuniamoci in gruppo
e sbarchiamo su questa vita ignorante.
Indossiamo camicie di tutti i colori
per vestirci senza alcun preconcetto.
Afferriamo la cancrena alle spalle
con un bisturi operiamole i sensi.
Rigettiamo nell’ombra ogni falena
e i suoi miraggi che ci portano danno.
Essere umani ci comporta da sempre
aver occhi che si spingono avanti.

pierrot--
venerdì 17 agosto 2007 08:53
La vespa che genuflette se stessa...
mi ha fatto ridere amaro...

Un lavoro complesso, tre quadri che pesano, nell'ultimo la speranza e l'incitazione

bello quel:aver occhi che si spingono avanti

Grazie
elfo nero
mercoledì 29 agosto 2007 20:09
Stupenda.
Complessa di, ma di facile lettura

Sempre un piacere Grisby
[SM=g28002]
apassoleggero
martedì 4 settembre 2007 17:28
un gran lavoro,

un buon uso della parola e delle metafore... troppo lunga per i miei gusti ma tu non darmi retta [SM=g27988]


Essere umani ci comporta da sempre
aver occhi che si spingono avanti.
[SM=g28002]



Anna

te_verde
venerdì 14 settembre 2007 14:02


Quattro strofe, molte problematiche scottanti. Ogni strofa una poesia a sè. Un bel lavoro. Io forse ne avrei fatto testi separati, magari più snelli, più leggibili, meno criptici, ma questo è il tuo stile... [SM=g28002]
Anhelikax
lunedì 17 settembre 2007 16:06
l'analisi di thè verde la trovo ok
ma io ho fatto finta che tu avessi scritto quattro testi diversi e così mi sono ritrovata dentro
bella ,sì
filodiseta
sabato 22 settembre 2007 08:20
Concordo un po'con Anna, sulla lunghezza del testo e con Lù e Sandra che vedono ogni strofa, sostenersi da sola in una poesia a sé.



Apprezzate tutte le metafore: su una in particolare, mi soffermo, a parere mio, molto drammatica.


Formiche alla fila di moderna invenzione
brulicano intorno senza aver formicaio.



Vedo le auto in coda, al rientro dalla vacanza acquistata con un mutuo, ma anche la calca nei centri commerciali, per lo shopping.
E vedo nelle tasche, chiavi di una casa d'affitto [SM=g27994]






[SM=g28003]


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