Come Huysmans proverò a descrivere la Salomè in un quadro di Gustave Moreau, ma al contrario...
-2014-
al fonte battesimale ero il decollato
nessuna devozione ma fresca vendetta
in un pugno di pelle erosa
avanzo con due grandi loti
uno bianco alla mano destra, l'altro nero alla manca
e comincio a danzare con le ossa, un fianco pallido
intarsiato di gemme trafugate da una lupanara
alle tempie smeraldi e rubini, prezioso anche il madore
d'ogni mossa velata, intessuta di perle
respiro strabico di un incantatore
serpe squamata di carminio e del verde
con la schiena, il ventre è sbrigliato d'oro e d'argento
rantoli di lussuria, profumi d'incenso, spasmi
contorti su pavimenti di polvere e ocra
Erode perde l'equilibrio i sensi
geme e s'accascia come un vecchio cane
a testa in giù e il mento austero in alto
scorgo sul fondo Salomè
la testa sbieca è ben distinta dal corpo
lo sguardo vitreo di un'anguilla agonizzante
senza gioielli e con il porpora al collo
sembra Giovanni.