Scrivivento
e' nella pelle nuda scritta sul foglio
che ogni poeta trema come un guardiano
alla porta del ventre materno quando giunge l'ora
di espellere la vita lasciando aperto al vento
ogni interstizio fra granulo e granulo del cuore
il mare è grande e smonta ogni pensiero
frantumandosi ossa sulla riva di un castello
aperto finalmente il ponte levatoio dei respiri
luccicando in fila d'occhi su un collo di neve
poi c'è la bufera dell'autunno a strappare le foglie
quasi mai senza sangue che cola dalle mani
sempre trepidando all'altrui lettura
dei crinali discesi